Massacrata a bastonate, Giulia violentata prima di esser uccisa? Si attende l'autopsia

Sarà anche l'autopsia a sciogliere i diversi interrogativi sull'omicidio di Giulia Ballestri, la 39enne trovata massacrata nella villa in via Padre Genocchi. L'accertamento sarà stabilito una volta concluso l'interrogatorio del marito della donna, il noto dermatologo ravennate Matteo Cagnoni, attualmente in stato di fermo con le accuse di omicidio e occultamento di cadavere. Il medico, in carcere a Sollicciano (Firenze), è difeso dall'avvocato Giovanni Trombini di Bologna. Gli inquirenti, coordinati dal procuratore capo Alessandro Mancini e dal sostituto Cristina D'Aniello, continuano con le indagini, che procedono a 360 gradi. Non si esclude che prima del delitto vi possa esser stato un rapporto sessuale.

VIOLENZA SESSUALE? - Il "Corriere Romagna" riporta il decreto di ferma notificato dalla Squadra Mobile a Cagnoni nel quale viene riportato che "il fatto che il cadavere si presentasse nudo lascia ragionevolmente ipotizzare anche un movente di carattere sessuale". Nello scantinato della villa la 39enne è stata trovata con la testa fracassate a colpi di bastone e il corpo coperto solo dal reggiseno. 

MATRIMONIO AL CAPOLINEA - Il loro matrimonio decennale era ormai giunto al capolinea. Benchè vivessero ormai da separati in casa, secondo quanto riferito da conoscenti, Ballestri frequentava un imprenditore. La vittima aveva chiesto la separazione e già si erano rivolti ad un avvocato per definire l'accordo. Quella contro la donna, il cui volto dagli occhi azzurri è stato sfigurato con estrema violenza, è stata una sorta di esecuzione. Dettata dalla gelosia, esplosa nella villa abbandonata di via Padre Genocchi, vicino ai giardini pubblici.