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Cronaca Lidi ravennati / Via Bevanella

Freddata con un colpo d'arma da fuoco: uccisa a Savio una guardia giurata

Sull'episodio indagano i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ravenna, che hanno operato con i colleghi della Scientifica alla ricerca di elementi utili ai fini dell'inchiesta

Freddata con un colpo d'arma da fuoco. Lontano da occhi indiscreti e nel bel mezzo della nebbia. E' avvolta nel mistero la morte di Salvatore Chianese, una guardia giurata dell'istituto "Cittadini dell'ordine", l'ex Civis Augustus, di 42 anni. L'omicidio si è consumato nel cuore della nottata tra martedì e mercoledì a Savio, nei pressi della cava Manzona, a poche centinaia di metri dalla Statale Adriatica, mentre la vittima era impegnata in un giro di perlustrazione. Sull'episodio indagano i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ravenna, che hanno operato con i colleghi della Compagnia di Cervia e Milano Marittima e della Scientifica alla ricerca di elementi utili ai fini dell'inchiesta. A dare l'allarme sono stati i colleghi della vittima.

IL DELITTO - Dalla centrale operativa avevano inviato sul posto un'altra pattuglia, non avendo risposte alla radio dalla guardia giurata. Giunti alla cava, i vigilantes hanno trovato l'auto dell'istituto di vigilanza con il lunotto posteriore completamente distrutto. E a non molta distanza il corpo esamine per terra. L'allarme è scattato intorno all'una. I sanitari del 118, che sono intervenuti con un'ambulanza e l'auto col medico a bordo, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. L'uomo sarebbe stato assasinato, secondo la Procura, poco dopo la mezzanotte con un colpo di fucile da caccia, probabilmente calibro 12, sparato da dietro, alle spalle, e che l'ha raggiunto alla testa.

Omicidio alla Cava Manzona a Savio (foto Argnani)

LE INDAGINI - Presenti ai rilievi il comandante provinciale dell'Arma, il colonnello Massimo Cagnazzo, e il tenente colonnello Antonio Sergi, comandante del Reparto operativo. Si indaga a 360 gradi: a coordinare il lavoro degli inquirenti il sostituto procuratore Daniele Barberini. Chianese poco dopo la mezzanotte aveva appena parcheggiato l'auto d'ordinanza per raggiungere la sbarra di entrata della cava, quando e' stato colpito da qualcuno appostato probabilmente di lato: le chiavi sono state ritrovate inserite nella serratura. Rubata la pistola della guardia giurata: fatto, quest'ultimo, che aggiunge gravità a un delitto efferato. Dopo l'ispezione cadaverica eseguita in mattinata, il magistrato ha disposto per giovedì l'autopsia.

Verrà inoltre conferito a un esperto balistico dei Ris di Parma l'incarico di accertare tutti i dettagli relativi agli spari. Il vero mistero resta il movente: la vittima è stata descritta da colleghi, vicini di casa e amici, come persona onesta e senza problemi sul lavoro. Se di agguato si è trattato, l'assassino doveva conoscere i turni della vittima, e non è facile visto che cambiano spesso. Inoltre pensare che il metronotte sia arrivato mentre era in corso un atto criminoso, come un furto di materiale dalla cava, non convince, visto che il 42enne stato colpito sulla sbarra d'ingresso. La sottrazione della pistola, ha sottolineato il procuratore capo Alessandro Mancini, "è un fatto molto inquietante".

LA VITTIMA - Il 42enne, originario di Napoli, incensurato, a lungo residente a Trentola Ducenta, nel casertano, era domiciliato assieme alla moglie e al figlio di 9 anni a Campiano. Il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, ha espresso "le condoglianze alla famiglia della vittima. Il cuore di Ravenna sanguina per questo efferato omicidio che ha spezzato questa giovane vita. La nostra vicinanza e la solidarietà alla sua famiglia sarà massima e concreta". Il primo cittadino ha quindi parla di "un'esecuzione torbida e inquietante. Sono in contatto con inquirenti e investigatori per un impegno totale per la cattura dell'assassino". Matteucci ha aggiunto di aver preso "le decisioni per assicurare alla signora e al piccolo figlio della vittima di questo barbaro omicidio il sostegno solidale che la comunità deve ad una famiglia colpita da una simile atrocità. Le comunità di Savio e di Campiano a loro volta mi hanno manifestato eguale volontà".

SINDACATI - Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil della provincia di Ravenna hanno manifestato il loro cordoglio, dicendosi "vicine, in questo momento di grande dolore, alla famiglia della vittima" e auspicano che le indagini "possano fare al più presto piena luce su quanto avvenuto".

SAVIP - "Siamo certi che magistratura e forze di polizia porranno ogni attenzione per chiarire le circostanze nelle quali la guardia giurata, adibita al controllo degli abbonati, è stato uccisa a Savio - evidenzia il segretario nazionale del Savip, Vincenzo Del Vicario -. Ci chiediamo se a Ravenna, come in altre città italiane dove la criminalità è più aggressiva, le norme per lo svolgimento dei servizi di vigilanza siano tuttora adeguate. I nuovi decreti ministeriali prevedono costose certificazioni di qualità che, però, nessuno si perita di verificare che corrispondano effettivamente ai servizi offerti e alle dotazioni previste per effettuarli: la sicurezza delle guardie giurate è la prima vittima dell'ipocrisia di questo sistema. Ma a essere penalizzati, in termini di costi, sono anche gli Istituti che si comportano correttamente. Le nostre denunce, sull’impiego di due guardie sulle pattuglie che effettuano interventi su allarmi e in zone isolate come nel caso dell’uccisione della guardia sono rimaste lettera morta: nulla è cambiato nei controlli, nulla nelle regole. Ci auguriamo, allora, che la Procura di Ravenna lo faccia, insieme alla Questura, verificando se quanto successo avrebbe potuto essere evitato. Il Savip a nome di tutte le guardie che rappresenta, esprime sentite condoglianze alla famiglia del collega".

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