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Cronaca

Il sangue di Giulia sui vestiti del marito. La vittima non subì abusi sessuali

Le tracce, complessivamente una quarantina all'interno della villa, sono state individuate dalla Polizia Scientifica con l'utilizzo del luminol

Il sangue di Giulia Ballestri sui vestiti e di Matteo Cagnoni. Tracce sono state trovate anche sull'auto del dermatologo. E' quanto emerge dalla dalla perizia depositata nei giorni scorsi ed eseguita su tutte le tracce biologiche repertate dagli investigatori nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio della 39enne assassinata il 16 settembre scorso a colpi di bastonate nella villa di via Padre Genocchi e che vede nel marito l'unico indagato, attualmente in carcere. La notizia è riportata sull'edizione di mercoledì de "Il Resto del Carlino" e "Corriere Romagna".

Le tracce, complessivamente una quarantina all'interno della villa, sono state individuate dalla Polizia Scientifica con l'utilizzo del luminol. I reperti sono stati analizzati da Susi Pelotti, professore di medicina legale all’università di Bologna, e Carlo Previderè, genetista dell’università di Pavia. Tracce di sangue sono state anche trovate nelle scarpe trovate durante la perquisizione nell'abitazione di Firenze (ma i periti non si sbilanciano se ad utilizzarle sia stato il dermatologo o il padre di quest'ultimo), ma anche su una torcia elettrica e sul bastone utilizzato per uccidere la donna. All'altezza dell'impugnatura sarebbe stato rinvenuto il Dna di Cagnoni.

Dalla perizia emerge inoltre che le tracce di Dna repertate sotto le unghie della vittima non appartengono al marito, ma non si sa a chi apparterebbero. Ma il procuratore capo Alessandro Mancini e il sostituto Cristina D’Aniello, che indagano sull'omicidio, potrebbero considerare priva di importanza questa prova. Prima di esser uccisa la 39enne non avrebbe subìto abusi sessuali. Non sono state trovate infatti tracce biologiche che facciano ipotizzare ad un rapporto. Per gli investigatori la vittima, attirata alla villa con una scusa, quella della vendita di un quadro in vista della separazione, sarebbe stata colta di sorpresa e colpita col bastone mentre era di spalle. Il cadavere è stato fino alla cantina, dove è stato rinvenuto il corpo. Cagnoni è assistito dall'avvocato Giovanni Trombini, mentre la famiglia della vittima è tutelata dall'avvocato Giovanni Scudellari.

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