Omsa, sindacati in campo venerdì: "240 lavoratrici sono in attesa"

Venerdì si terrà a Faenza, alle ore 16,30 al cinema Sarti in via Scaletta 10, l'iniziativa pubblica “Omsa – Impegni e progetti per la riconversione” organizzato da Femca Cisl, Filctem Cgil e Uilta Uil della provincia di Ravenna. “Ad oggi ci sono circa 240 lavoratrici in attesa di un progetto di riconversione, che non ha ancora prodotto alcun risultato,  e il tempo a disposizione per trovare una soluzione comincia ad essere davvero risicato”.

L'incontro sarà presieduto da Lorenzo Zoli, segretario della Femca Cisl. Roberto Billi, segretario della Uilta Uil, terrà una relazione a cui seguiranno gli interventi di Germano Savorani, assessore alle attività produttive del Comune di Ravenna, di Claudio Casadio, presidente della Provincia di Ravenna, di Maria Luisa Toschi, segretario regionale della Femca Cisl, di Giancarlo Muzzarelli, assessore regionale alle attività produttive, e di alcuni rappresentanti delle associazioni imprenditoriali territoriali. Le conclusioni saranno affidate a Stefania Pomante, segretaria nazionale della Filctem Cgil.

“Questa iniziativa - spiegano i rappresentanti dei tre sindacati di categoria - ha l’obiettivo di fare il punto della complicata vertenza del territorio faentino, infatti, ad oggi ci sono circa 240 lavoratrici in attesa di un progetto di riconversione, che non ha ancora prodotto alcun risultato e il tempo a disposizione per trovare una soluzione comincia ad essere davvero risicato (marzo 2012). Noi sappiamo bene che è l'azienda in primis che ha la responsabilità e l'obbligo, sottoscritto anche in accordi al ministero, di trovare una soluzione di riconversione dello stabilimento faentino che consenta un futuro ai lavoratori e lavoratrici dell’Omsa. In questi mesi abbiamo lavorato in sinergia con le istituzioni per raggiungere gli obiettivi sopra citati, ma non basta, crediamo, infatti, che oggi più di ieri, con il supporto di Regione, Provincia, Comune e tutte le forze sociali ci si debba impegnare per impedire che l'azienda se ne vada dal nostro territorio, già martoriato dalla crisi, senza aver riconvertito lo stabilimento o trovato soluzioni positive per i lavoratori. I lavoratori dell'Omsa chiedono dignità, lavoro e una prospettiva per il futuro”.