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Cronaca

Ordinanza anti-alcol ai giardini Speyer: "Non basta, bisogna vietarne la vendita"

Stefano Donati, capogruppo di Lista per Ravenna nel Consiglio del Centro Urbano, si fa portavoce dei residenti dell'Isola di San Giovanni

Il Comune di Ravenna ha deciso di prorogare fino al 30 giugno l’ordinanza antialcol e antivetro, entrata in vigore il 2 ottobre scorso nella zona stazione e nelle vie limitrofe. "La scelta potrebbe apparire sensata qualora ci fossero le condizioni per farla rispettare, ma negli ultimi mesi non sono mai venute meno, da parte dei residenti della zona, le segnalazioni di evidenti tracce di bivacchi alcolici sia sotto i portici dell’Isola San Giovanni, che nei giardini Speyer - commenta Stefano Donati, capogruppo di Lista per Ravenna nel Consiglio del Centro Urbano - Recentemente, il Comitato Cittadino Nuova Isola San Giovanni ha presentato, con una lettera indirizzata al Comune e al Consiglio Territoriale del Centro Urbano, un elenco di proposte frutto di vari incontri coi residenti della zona. Tra queste, la sospensione del wifi, come condizione utile per ridurre i vari assembramenti di persone che, potendo contare su questo generoso benefit del Comune, diventeranno ancora più frequenti e fitti con l’arrivo della primavera".

"Se da un lato viene vietato il consumo di alcol - prosegue duro Donati - dall’altro vengono concesse nuove aperture di esercizi per la vendita di alcolici proprio nella zona stessa dove è attiva l’ordinanza anti-alcol. Si manifesta così tutta la miopia con cui questa amministrazione comunale gestisce il fenomeno. A questo punto, chiediamo che il Comune ci dimostri di aver provveduto, tramite la Polizia Municipale, ad emettere realmente le sanzioni per violazione dell’ordinanza, comunicandoci il numero esatto di quelle applicate e di quante effettivamente riscosse. In caso di scarso riscontro, riterremo un fallimento proseguire in questa direzione, per l’evidente impossibilità (o forse volontà) di far rispettare l’ordinanza. Nel Decreto Minniti per la Sicurezza viene introdotta la possibilità per il Sindaco di emanare ordinanze urgenti in materia di orari di vendita, anche per asporto, di bevande alcoliche e superalcoliche, “in relazione all’urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana”. Se si vuole davvero eliminare il consumo di alcol, causa dimostrata del degrado urbano e di buona parte degli atti criminosi, occorre vietarne la vendita, almeno negli orari pomeridiani e serali. L’ordinanza emessa appare quindi come fumo negli occhi, non certo come volontà di contrastare concretamente l’imbarbarimento del centro storico e risolvere i disagi che ne ricadono sui cittadini".

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