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Cronaca

Parcheggi scontati, navette, nuovi marciapiedi e piste ciclabili: le "contro-proposte" dell'opposizione

La coalizione Lega Nord, Lista per Ravenna e Forza Italia propone delle "correzioni" al Piano Urbano decennale per la Mobilità Sostenibile (Pums) che verrà discusso martedì in consiglio comunale

Verrà discussa durante il consiglio comunale di martedì l’adozione del Pums, Piano Urbano decennale per la Mobilità Sostenibile. La coalizione Lega Nord, Lista per Ravenna e Forza Italia si è coordinata, su iniziativa del capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi, perchè durante il consiglio si discutano e si votino due propri ordini del giorno, con i quali intende porre "paletti" al Pums elaborato dalla giunta comunale.

"Il Pums, come altri studi che lo hanno preceduto e su cui si incardina, rischia di mantenere all’infinito il comune di Ravenna nell’attuale caos strutturale della mobilità, con riflessi gravi sull’economia e la socialità - spiegano i consiglieri d'opposizione nel presentare, tramite i due ordini del giorno, alcune "proposte correttive o integrative" al Pums - Definendo gli obiettivi del piano e adeguandone gli scenari, le proposte trattano i temi della sosta veicolare, della sicurezza stradale e riduzione degli incidenti, della moderazione del traffico con riferimento alle zone 30 km/h, alle ztl e zpru (zone a particolare rilevanza urbanistica) e alle isole ambientali, della pedonalità, della ciclabilità, dell’accessibilità urbana dei disabili, del trasporto pubblico e degli interventi infrastrutturali". Le cinque sfide prioritarie proposte dai consiglieri d'opposizione riguardano il migliorare la scorrevolezza del traffico; ridurre l’inquinamento; rendere i trasporti urbani più intelligenti; rendere i trasporti urbani più accessibili e provvedere alla sicurezza della mobilità e dei trasporti; ma anche diminuire i livelli di ammorbamento dell’aria, i morti e feriti sulla strada e il traffico privato nelle aree centrali della città.

Le proposte dell'opposizione

Sosta - I parcheggi nel Centro storico e nelle Zone a Particolare Rilevanza (Zpru) devono essere regolamentati a tempo (disco orario oppure parchimetri a prezzi sensibilmente ridotti). Parcheggi scambiatori: se ne favorisca l’utilizzo attraverso l’adozione di un numero maggiore di corse di minibus e l’introduzione di navetti gratuiti ambientalmente sostenibili; si realizzi un parcheggio scambiatore multipiano presso l’area del parcheggio a raso dell’ospedale, alla tariffa minima in uso nel comune di Ravenna (0,35 euro/ora; abbonamento mensile a tariffa scontata da 25 euro). Parcheggi di servizio al centro storico: si realizzino quelli previsti da troppi anni previamente all’estensione delle ztl; si introducano forme di abbonamento scontato (es. tariffa Zona 5) per quanti - commercianti, esercenti, dipendenti, ecc. - lavorano quotidianamente nel centro storico.

Sicurezza stradale - Si intervenga in tempi brevi sulle strade che statisticamente sono state oggetto di più incidenti (come indicato nel Pssu - Piano Sicurezza Stradale Urbana). Si destinino a bilancio maggiori impegni di spesa per migliorare la sicurezza stradale, che dimostra un invariato alto numero di incidenti, feriti e morti.

Moderazione del traffico - Zone 30 km/h: occorre aumentare i km di strade a provvedimento di “Zona 30 km/h” dei centri abitati, previa realizzazione delle misure alternative di circolazione stradale entro i più vasti comparti in cui sono inserite e dei necessari parcheggi di servizio posti all’interno di questi; si depotenzino le strade Zone 30 spostandone il traffico di auto di passaggio (es. da via Canalazzo, via degli Spreti). Ztl e Zpru: stante che il Piano Aria regionale prevede l’estensione delle ztl al Centro storico entro il 2020 e considerata la possibilità di estendere alle Zpru i provvedimenti di limitazione del traffico propri delle Ztl, ogni graduale applicazione di tali obiettivi dovrà essere contemporanea all’adozione delle indispensabili misure di salvaguardia e facilitazione dell’accessibilità a tali aree, attraverso la realizzazione e/o il potenziamento dei parcheggi a loro servizio con tariffe calmierate, l’introduzione tra le periferie urbane e il centro stesso di navetti pubblici gratuiti ambientalmente sostenibili e collegamenti diretti delle piste ciclabili, senza interruzioni e in piena sicurezza, tra i punti strategici delle tangenziali e il cuore stesso della città. Irrinunciabile è un piano di logistica urbana per la distribuzione delle merci che eviti il caos prodotto dal traffico motorizzato per il trasporto e la consegna di tali prodotti nelle strade riservate ai pedoni e ai ciclisti. Isole ambientali: si realizzino le isole ambientali nei centri abitati di città, forese e lidi (“isole” in quanto interne alla maglia della viabilità principale, “ambientali” in quanto finalizzate al recupero della vivibilità degli spazi urbani), in contemporanea con l’introduzione delle misure e dei servizi atti a giustificarne le riduzioni degli accessi.

Pedonalità - Più del 70% delle strade ravennati è fuorilegge. È necessario adeguare la viabilità dei centri abitati, compreso il forese, alle norme del Codice della Strada che tutelano la pedonalità. Molto di frequente, l’invasione degli spazi pedonali da parte delle auto, allo scopo di consentire il transito dei veicoli nei due sensi di marcia, costringe i pedoni a camminare su strada. In particolare, citiamo i lidi di Ravenna (Casal Borsetti, Marina Romea, Porto Corsini, Marina di Ravenna, Punta Marina Terme, Lido Adriano, Lido di Dante, Lido di Classe e Lido di Savio), dove la situazione è molto critica nel periodo estivo, data la presenza consistente di veicoli dei turisti. Occorre dunque: adeguare i marciapiedi alle dimensioni richieste dal Codice della Strada; dotare le strade sprovviste di marciapiedi di percorsi pedonali tracciati sul suolo (es. nel quartiere San Giuseppe sud); predisporre i passaggi pedonali segnalandoli adeguatamente con cartelli su palo e vernice a terra; pianificare i percorsi casa-scuola verificando l’idoneità dei marciapiedi, degli attraversamenti pedonali, ecc.; attuare quanto prima il Piano per l’Accessibilità Urbana (Pau), tuttora fantomatico.

Ciclabilità - Occorre realizzare in tempi brevi le ciclabili di progetto previste nel Piano della Ciclabilità, aggiornamento 2014, prioritariamente nelle tratte più pericolose (es. la ciclabile nella Circonvallazione alla Rotonda dei Goti). Le attuali piste pedo-ciclabili devono essere collegate fra di loro per consentire la circolazione in sicurezza delle biciclette. Serve dunque espandere e collegare le piste ciclabili prevedendo di realizzare quelle proposte a suo tempo da Lista per Ravenna: la “Ciclabile Porta a Porta” lungo via di Roma, fondamentale, e
quelle su viale Farini-viale Pallavicini-viale Maroncelli-via Rocca Brancaleone, su via Cesarea, su viale Europa, su via Cura, su via Missiroli, su via Montanari-via Cassino, su via Santucci-via Tivoli, su via Fiume Montone Abbandonato (tra viale Pertini e via Barchiesi), su via Verbano-via Bussato (ipercoop), su via Ravegnana da Madonna dell’Albero a viale Alberti), sul Corso Nord (tratto via Severini-via Bovini-viale 14 luglio), su via Rotta (tratto San Gaetanino-v. Cilla), su via Primieri-via Popilia Antica-via Rotta, tra la città e S Michele. Il centro storico sia una cosiddetta “Zona di quiete” per cicli attraverso misure atte a migliorare la sicurezza stradale e a ridurre l’attuale conflittualità con gli altri veicoli. Si potrebbe prevedere nelle ztl, nelle Zone 30 e nelle Zpru la circolazione delle biciclette contromano, laddove ciò sia possibile in sicurezza per tutti. Devono essere pianificate le ciclabili per i percorsi casa-scuola.

Accessibilità urbana dei disabili -  Devono essere superate le gravi manchevolezze del Pau: i tragitti segnalati nella cartografia si limitano a mostrare il tratto funzionale diretto alla struttura indicata, quasi sempre partendo da un parcheggio riservato o da un impianto di fermata del trasporto pubblico, anziché mostrare il circuito completo della mobilità pedonale e i collegamenti tra le diverse strutture; devono essere inserite le indicazioni mancanti delle seguenti strutture: le case famiglia, i poliambulatori e le strutture sanitarie private o in convenzione, i centri sociali, i luoghi di culto, le banche e gli istituti di credito, gli alberghi, i ristoranti; occorre inoltre inserire nella cartografia, perché assenti, molte aree verdi, l’elenco nominativo delle strutture segnalate e i principali riferimenti toponomastici.

Trasporto pubblico - Si incrementi l’utilizzo del mezzo pubblico superandone le note e più volte evidenziate criticità. Si controlli l’idoneità degli attuali percorsi del Trasporto Pubblico Locale verificando gli ingombri degli autobus in relazione alle dimensioni delle strade e regolamentando opportunamente la circolazione e la sosta nelle strade interessate dal loro transito.

Interventi infrastrutturali - Il Pums deve comprendere tra le opere irrinunciabili per i propri obiettivi strategici le infrastrutture di progetto previste nel Piano Strutturale Comunale (Psc 2007) tuttora al punto zero, tra cui: il by pass stradale e ferroviario del Canale Candiano; il nuovo ponte sui Fiumi Uniti di collegamento tra via 56 Martiri e la rotonda Slovenia; il completamento della perimetrale urbana con il tratto alternativo a viale Mattei.

"Il secondo ordine del giorno - proseguono i consiglieri - è invece rivolto ad evitare il rischio che di fatto la giunta comunale introduca autoritariamente facili nuovi divieti e limitazioni della mobilità avulsi dalle condizioni imprescindibili che, secondo gli stessi principi esposti, sono atti a giustificarli, evitandone gli impatti negativi. Si chiede quindi alla giunta comunale di perseguire con gradualità gli obiettivi, affinché la loro concreta attuazione sia contemporanea all’adozione delle indispensabili misure di salvaguardia e facilitazione dell’accessibilità a tali aree, attraverso: la realizzazione e/o il potenziamento dei parcheggi a loro servizio con tariffe opportunamente calmierate, l’introduzione di navetti pubblici gratuiti tra le periferie urbane e il centro stesso, ambientalmente sostenibili; l’attuazione di collegamenti diretti con piste ciclabili tra i punti strategici delle tangenziali e il cuore stesso della città, senza interruzioni e in sicurezza; l’applicazione di un piano di logistica urbana per la distribuzione delle merci, tuttora neppure abbozzato, che eviti il caos del traffico motorizzato di trasporto e consegna dei prodotti nelle strade riservate ai pedoni e ai ciclisti".

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