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Cronaca

Parkour e Avis: il grande successo dell'Itis di Ravenna col video "Un eroe ordinario"

Prima di spopolare con questo video, i ragazzi dell'Itis Baldini di Ravenna avevano già avuto modo di stupire le giurie di precedenti concorsi Avis provinciali con un altro video originale e innovativo per quanto complicato da realizzare

“Sali sulla nuvola rossa”: i vincitori assoluti del concorso sono stati i ragazzi della quinta A dell'Istituto tecnico Nullo Baldini di Ravenna con il video "Un eroe ordinario" prodotto nel corso dell'anno scolastico 2012/2013 che ha fatto conoscere anche nella nostra area geografica il Parkour, la disciplina metropolitana nata in Francia agli inizi degli anni ‘90 che consiste nell'eseguire un percorso, superando qualsiasi genere di ostacolo vi sia presente, con la maggior efficienza di movimento possibile, adattando il proprio corpo all'ambiente circostante.

Il concorso, concluso pochi mesi fa, è stato promosso dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale e con le associazioni dei volontari donatori sangue Avis e Fidas per promuovere la donazione di sangue e/o plasma. Mohanu Alexandru Toma, uno degli ideatori e protagonisti del video, che ora frequenta la Facoltà di Ingegneria Elettronica a Cesena ed è “tracciatore” (così si chiamano i praticanti di Parkour), commenta così la notizia dell'ulteriore successo dopo quello ottenuto a livello provinciale: «Non ne sapevo nulla. Mi ha chiamato la Prof e mi ha comunicato la vittoria del concorso regionale dell'Avis. E' una grande soddisfazione. Il nostro intento era di dare un messaggio, di mettere a confronto due mondi, il Parkour, la nostra attività, e Avis, che condividono gli stessi valori. Io e altri due compagni pratichiamo il Parkour da diversi anni e siamo riusciti a inserire la disciplina in un contesto riuscendo a coordinare le tematiche dello Sport con quelle dell'Avis e della solidarietà. Abbiamo discusso in classe della disciplina e parlando con le insegnanti e con i volontari dell'Avis c'è venuta l'idea di associare queste due cose, di approfondire insieme i vari aspetti e di utilizzare il corso di cinema, di impatto per i giovani e per coinvolgere i giovani. Abbiamo scelto di usare il linguaggio dei giovani, in questo caso la disciplina sportiva, il Parkour, per parlare ai nostri coetanei coi giovani. Molti di noi fra quelli che hanno collaborato alla realizzazione del video - spiega Mohanu Alexandru Toma - sono donatori e praticano il Parkour. Abbiamo fondato un'associazione che organizza anche dei corsi. L'approccio alla disciplina assomiglia molto all'approccio che molti hanno nei confronti di Avis e della donazione, del prelievo. La prima volta che senti parlare della disciplina o la vedi viene da essere un po' distaccati, emerge il pericolo, la possibilità di farsi male ed è la stessa impressione che io ho avuto quando ho sentito parlare di Avis. Mi sono chiesto: donare il sangue? Come? Cosa? Mi fa paura. Poi è successo, ho donato, e succede a tanti».

Prima di spopolare con questo video, i ragazzi dell'Itis Baldini di Ravenna avevano già avuto modo di stupire le giurie di precedenti concorsi Avis provinciali con un altro video originale e innovativo per quanto complicato da realizzare: “Lego Avis”, e il tutto in tempi non sospetti perché il film Lego Movie è arrivato successivamente. L'Itis Nullo Baldini di Ravenna ha partecipato anche al 12° Concorso Avis da poco concluso i cui vincitori sono stati resi noti recentemente. Con il video: “Un regalo inaspettato” anche per l'edizione 2013/2014 l'Itis di Ravenna è fra i 15 vincitori ex equo.

La dirigente scolastica Lilia Pellizzari sottolinea: «noi come Scuola promuoviamo la donazione. Abbiamo un numero elevato di ragazzi e man mano che diventano adulti cerchiamo il loro coinvolgimento con il lavoro dietro le quinte, in classe, con gli insegnanti e segnaliamo questo tipo di attività che fa crescere e diventare adulti. La donazione è inserita nel credito scolastico per un ulteriore input a donare e cerchiamo di sviluppare la solidarietà. Vogliamo formare non solo bravi tecnici chimici o elettronici ma brave persone, bravi cittadini, cittadini consapevoli».

Sono diverse le tematiche che l'Istituto affronta con gli studenti e i lavori che ne seguono a testimonianza dei percorsi. Diversi i progetti di lavoro: dal Femminicidio, che ha visto coinvolti sia le ragazze sia i ragazzi, nella realizzazione e interpretazione dell'opera tratta da " Ferite a morte" di Serena Dandini; alla Memoria col progetto Pietre della Memoria; alla sicurezza sul lavoro con una produzione specifica riguardante la tragedia della Mecnavi. «Cerchiamo di sviluppare sinergie e lavoro di squadra – specifica la dirigente Pellizzari – e così lavorano le insegnanti Laura Bezzi, Monica Fioravanti e Donatella Vasi, coinvolte in tutti questi progetti e impegnate affinché attraverso i percorsi di educazione alla salute e alla cittadinanza e il corso di cinema il dialogo coi giovani e fra giovani porti a tenere insieme la parte tecnica e il versante umano dei ragazzi e delle ragazze che scelgono la nostra Scuola».

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