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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Lugo

Parla l'ex prof di Matteo: "Ora i suoi compagni riflettono su droghe, anaffettività e cinismo"

"Il nemico di Matteo non è stata la droga in sè, ma quegli "amici" che lo hanno abbandonato al suo destino. Lui non lo avrebbe mai fatto"

"Matteo era un ragazzo intenso e pieno di vita, che credeva nel suo domani". Lo ricorda con queste dolci parole Angela Magnani, professoressa di diritto dell'istituto tecnico professionale di Lugo, proprio nel giorno in cui il paese si mobilita per una fiaccoltata in ricordo di Matteo ballardini, trovato morto mercoledì 12 aprile in un parcheggio di Lugo. "Non conosco il suo pregresso se non per sentito dire, in ogni caso non ha condizionato il suo comportamento scolastisco. Aveva un'intelligenza viva e intuitiva e sarebbe stato capace di grandi cose. Negli ultimi mesi l'impegno era un po' scemato, ma mai avremmo immaginato quello che stava per succedere. I suoi compagni, scossi e indignati per quello che gli è successo, hanno subito ribadito che lui non avrebbe mai abbandonato un amico. Forse non è stato sufficientemente forte per vincere la dipendenza, ma non avrebbe mai rinnegato i suoi valori, in primis l'amicizia. Ho visto nell'ultima settimana decine di ragazzi scossi che non si danno pace per quello che gli è successo e che lo avrebbero aiutato se fossero stati nelle condizioni di farlo. Come tutti, ci auguriamo che questa tristissima vicenda umana sia per loro un motivo di riflessione, non solo contro le droghe ma anche contro l'anafettività, il cinismo, la mancanza di valori, che possono portare scellerati a lasciare una persona agonizzante in balia di se stessa".

Mercoledì l'istituto ha commemorato Matteo con un minuto di silenzio. Sul banco vuoto sono stati posti un mazzo di fiori e una sua foto, a simboleggiare che Matteo resterà sempre con i suoi compagni. "Un momento molto toccante e straziante. Nella prima ora di lezione la dirigente ha fatto un intervento in memoria di Matteo, abbiamo anche organizzato degli interventi in classe con la psicologa dell'istituto per aiutare i suoi compagni a elaborare il lutto", racconta la professoressa.

La tragica storia di Matteo ha spinto la scuola e gli stessi studenti a organizzare degli incontri di prevenzione, per evitare che episodi del genere possano ripetersi. "La scuola ha in programma due incontri rivolti ai genitori per contrastare le dipendenze, mentre i rappresentanti degli studenti della sezione Stoppa (la sezione frequentata da Matteo, ndr) stanno organizzando una conferenza sul tema delle droghe e delle dipendenze per sensibilizzare i compagni dopo l'episodio. Come in tutte le scuole ci sono ragazzi che si suppone facciano uso di droga, anche se due interventi delle unità cinofile hanno dato esito negativo. Ma nel caso di Matteo il nemico non è stata la droga in sè, ma quegli "amici" che lo hanno lasciato al suo destino".

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