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Cronaca Cotignola

Paura per le fiamme nell'impianto di gas, ma era un'esercitazione: "Nessun preavviso"

Il consigliere: "Ho cercato se sulle pagine istituzionali fossero stati pubblicati avvisi che segnalassero l’accensione della fiaccola per manutenzioni o altro, ma non ho trovato nulla"

Duro attacco del capogruppo del Movimento 5 Stelle Ilaria Ricci Picciloni verso la giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, durante l’ultimo Consiglio, per il mancato preavviso in merito all’accensione della fiaccola dell’impianto di stoccaggio di gas San Potito e Cotignola, in località San Potito. “Non so più se la Giunta dell’Unione e i sindaci banalizzino di più l’impianto di stoccaggio o il nostro ruolo di consiglieri di opposizione - dichiara il consigliere Ricci Picciloni - Martedì scorso mi sono alzata e ho trovato nel telefono la segnalazione di cittadini spaventati che mi avvertivano che, all’alba, dall’impianto si sprigionavano lingue di fuoco molto alte. Ho fatto immediata ricerca per capire se sulle pagine istituzionali dell’Unione erano stati pubblicati avvisi che segnalassero l’accensione della fiaccola dell’impianto per manutenzioni o altro, ma non ho trovato nulla e ho tentato di capire perché la fiamma era accesa. Nel tardo pomeriggio, siccome mi veniva riferito che la fiaccola continuava ad essere attiva, mi sono io stessa recata all’impianto e ho costatato che dalla strada le fiammate erano davvero imponenti oltre ad avere trovato diversi cittadini intenti a fermarsi con l’auto e a guardare le stesse. Mi sono quindi diretta verso l’impianto e, dopo essermi identificata con nome e cognome e con la qualifica di consigliere dell’Unione, ho chiesto di essere edotta del motivo per cui la fiaccola fosse accesa per di più con quella potenza. Dall’impianto sono usciti molti tecnici, uno dei quali mi ha spiegato che l’impianto di perforazione, che da molte settimane è presente nel sito, sta scavando un pozzo e che la fiaccola era accesa per prove tecniche di produzione. Mi è stato riferito che nonostante fossero state avvertite le forze dell’ordine e le amministrazioni competenti, i Carabinieri si erano comunque recati sul posto per un controllo".

"Premesso che il progetto attinente il cluster A presso la centrale dell’impianto aveva avuto una battuta di arresto per diverse problematiche riscontrate prima della richiesta delle analisi 3D del sottosuolo- continua il consigliere d'opposizione - ho fatto presente alla Giunta dell’Unione che come consiglieri riceviamo quintali di comunicazioni, a volte per questioni davvero banali, a volte persino doppioni inutili, e che sarebbe ora che, lungi dall’identificarci come dei banali vota delibere, il nostro ruolo di rappresentanti dei cittadini fosse tenuto nella dovuta considerazione anche avvertendoci prima che avverranno queste operazioni, così da poter essere a nostra volta fonte di informazione ai cittadini stessi. Ho anche fatto presente che questa sorta di banalizzazione di un impianto Rir (a rischio incidente rilevante) inizia ad essere poco edificante. Oltre ai danni diretti e indiretti che impianti di questo tipo possono creare su un territorio come il nostro a forte subsidenza e a rischio sismico e di liquefazione delle sabbie, mi preme ricordare che questi impianti devono sottostare ai rigidi criteri della Direttiva Seveso per la loro pericolosità. Non sono affatto impianti a pericolo zero come li si vuol far passare, ma siti con stringenti norme di sicurezza che prevedono piani di emergenza in caso di incidente e i cittadini dovrebbero esserne informati, invece molti non ne sanno assolutamente nulla. Come consigliere non accetto più che in questo territorio ci si riempia la bocca di piani Regionali di gestione del rischio alluvioni e di analisi di microzonizzazione sismica di terzo livello omettendo di dire che nel territorio è presente un impianto di questo tipo, oltre alle varie richieste di ricerca ed eventuale coltivazione di gas che non sono affatto sostenibili in un territorio così fragile. Ad ogni modo i cittadini vanno tenuti informati non solo per evitare inutili allarmismi, ma anche per essere in grado di riconoscere una situazione di pericolo se necessario”.

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