Recuperato il peschereccio affondato: scongiurato il pericolo di inquinamento

Si sono concluse positivamente nel tardo pomeriggio di giovedì le operazioni di recupero e rimessa in galleggiamento del peschereccio affondato mercoledì mattina al largo di Pinarella di Cervia. Due giorni di lavoro e oltre 16 ore ininterrotte necessarie per riportare a galla il piccolo peschereccio grazie a 6 palloni galleggianti messi in opera dal nucleo sommozzatori Vigili del Fuoco di Bologna e Ravenna ad una profondità di circa 3 metri. Scongiurato il pericolo di inquinamento (a bordo infatti c’erano circa 70 litri di gasolio sigillato in taniche di acciaio) l’unità da pesca si trova ora alata in cantiere a disposizione della Capitaneria cervese per gli accertamenti del caso oltre che per far luce sull’inchiesta amministrativa in corso necessaria per capire le dinamiche del sinistro marittimo.

“Tutto bene quel che finisce bene – dice il comandate della Capitaneria di porto Vincenzo Petrella - per come si erano messe le cose poteva succedere anche una disgrazia. Siamo soddisfatti per le operazioni di rimessa in galleggiamento dell’unità da pesca, peraltro più difficili di quanto pensassimo e per questo ringrazio il mio personale, il presidente della cooperativa pescatori di Cervia Edoardo Domeniconi per la disponibilità mostrata, ed i colleghi Vigili del Fuoco intervenuti lavorando tutti sinergicamente per due giorni interi, sfidando il mare ed il freddo, scongiurando così più gravi pericoli per la sicurezza della navigazione, per l’ambiente marino e costiero. Al pescatore di Cervia un augurio sincero con l’auspicio di poter riprendere quanto prima il mare e l’attività di pesca con la propria unità, da oggi ai lavori".