rotate-mobile
Cronaca Faenza

Faenza, raccolte 430 firme contro il Piano Sosta. Ma ormai sono inutili

Il comitato 'No piano sosta' di Faenza cambia strategia. E lo fa non senza dissidi interni. Infatti all'interno del comitato che osteggia il piano del Comune per la sosta a pagamento in centro si sono consumate insanabili divergenze

Il comitato 'No piano sosta' di Faenza cambia strategia. E lo fa non senza dissidi interni. Infatti all'interno del comitato che osteggia il piano del Comune per la sosta a pagamento in centro si sono consumate insanabili divergenze sulle linee strategiche per affrontare la prossima fase. Si è passati quindi dal 'no secco' al tentativo di attenuare gli effetti del piano sosta.

In particolare giovedì 7 marzo u.s. in una accesa riunione del Comitato No Piano Sosta si è consumata la rottura definitiva. La sera stessa il presidente Bagnoli Francesco, il vicepresidente Maccolini Michele, il componente del direttivo Burini Andrea, e un altro componente del direttivo hanno presentato le loro dimissioni immediate, dopo che nell'ambito della stessa riunione costatavano che il clima interno al comitato era notevolmente cambiato, e la prevalenza della linea

strategica del comitato rimaneva solo la contestazione al piano sosta e basta, senza alcuna proposta alternativa. Nei giorni immediatamente successivi anche altri 4 membri del comitato si sono dimessi, tanto da risultare dimessi 8 componenti del direttivo su 10 totali.

Nell'ambito della riunione ci si era preso l'impegno di non divulgare l'accaduto alla stampa, per non pregiudicare un riavvicinamento delle posizioni e per permettere di terminare la raccolta delle 400 firme del comitato di azione popolare per la sospensione del piano sosta, iniziativa portata avanti dal geom. Andrea Burini con altri cittadini componenti dello stesso direttivo del comitato piano sosta.

Giovedì mattina, Andrea Burini promotore dell'iniziativa popolare consegnerà le oltre le 430 firme in comune, ha atteso qualche giorno per poterne raccogliere un numero necessario per aver la sicurezza di superare il quorum minimo di validità. Il comune si prenderà almeno 30 giorni per verificarne l'autenticità. Tuttavia le firme di fatto sono già vecchie. Dice una nota del comitato: “Ieri con la comunicazione dell'amministrazione comunale della ditta a cui è stata assegnato l'appalto per il piano sosta, prospettiva che era quasi certa si verificasse, di fatto dal punto di vista pratico

rende le firme raccolte inefficaci, perchè quando il consiglio comunale sarà chiamato a pronunciarsi peserà nella scelta della maggioranza anche l'ipotesi che la ditta che ha vinto l'appalto possa chiedere i danni al Comune. In questi mesi abbiamo chiesto continuamente la possibilità di una sospensiva per poter modificare completamente un piano sosta che riteniamo sempre e comunque un provvedimento che colpisce inesorabilmente il centro storico e i suoi cittadini”.

Cosa farà ora il comitato? “Pensiamo e siamo sicuri che questi pochi mesi che ci separeranno dall'applicazione del piano sosta si possa avviare una confronto vero e costruttivo in collaborazione con le associazioni di categoria, le forze politiche che sostengono questa amministrazione e la stessa amministrazione per fare in modo che si possano attenuare il più possibile gli effetti di questo provvedimento. Nei prossimi giorni siamo disponibili ad incontrare le associazioni di

categoria per sottoporre le nostre proposte di modifiche elaborate in questi mesi, per poi condividere insieme richieste di modifica sostanziali da portare a conoscenza delle forze di maggioranza e dell'amministrazione comunale”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Faenza, raccolte 430 firme contro il Piano Sosta. Ma ormai sono inutili

RavennaToday è in caricamento