rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Mezzano / Via Guiccioli

"Piazzetta dell’Antico Magazzeno": scoperta la targa a Sant'Antonio

Domenica si è svolta la cerimonia di intitolazione della nuova piazza di Sant'Antonio, adiacente a via Guiccioli, all'incrocio con via Canal delle Barche, che ha preso il nome di Piazzetta dell'Antico Magazzeno

Domenica si è svolta la cerimonia di intitolazione della nuova piazza di Sant’Antonio, adiacente a via Guiccioli, all’incrocio con via Canal delle Barche, che ha preso il nome di Piazzetta dell’Antico Magazzeno. L’assessore ai Servizi demografici Massimo Cameliani ha scoperto la targa toponomastica della piazzetta, nella quale si può leggere la motivazione del toponimo scelto, su proposta del comitato cittadino, a memoria del nome “magazèn” con il quale in passato l’area era identificata: ‘Magazèn, antico centro aziendale per la lavorazione e immagazzinamento del riso, fu centro delle bonifiche del settecento e ottocento delle valli chiamate di Savarna.

Nel 1953 fu inserito nel comprensorio dell’Ente Delta Padano dell’Azienda Lamone col toponimo Corte Magazzeno e nel 1960 divenne Borgata Sant’Antonio’. A seguire sono stati consegnati a sette dei primi assegnatari dei terreni dell’Ente Delta Padano dei dvd contenenti le interviste-testimonianze registrate l’anno scorso dalla Regione e curate da Isabella Fabbri e Alessandro Baroncini per l’Ibc. Si tratta di Francesco Saiani, Emilio Morigi, Eva Giorgi, Giuseppa Bartolotti, Rina Ruscelli, Cesare Onofri, Tino Calandrini. Il tutto fa parte di un percorso che ha visto anche, l’anno scorso, l’allestimento della mostra, da parte della Regione e con la collaborazione dell’assessorato alle Attività produttive del Comune, “Terre nuove. Immagini dall'archivio fotografico dell'Ente Delta Padano”.

La mostra ha ripercorso, tramite immagini dell’archivio fotografico dell’Ente Delta Padano, le tappe storiche e politiche che videro negli anni ’50 un forte intervento del Governo nell’economia e nell’agricoltura. Con la cosiddetta legge ‘stralcio’ di riforma, vennero infatti assegnate terre e case ai braccianti permettendo a parte di essi, per la prima volta, di coltivare e condurre i terreni e di sostenersi economicamente. Parte di queste terre erano proprio a Sant’Antonio.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Piazzetta dell’Antico Magazzeno": scoperta la targa a Sant'Antonio

RavennaToday è in caricamento