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Polemiche sulla nuova piscina, la società: "Giudizio sommario e trattamento ingiustificato"

E’ ormai da mesi che si ricorrono comunicati e prese di posizione in merito al rifacimento della piscina comunale di via Falconieri e in particolare al progetto presentato in regime di finanza di progetto

E’ ormai da mesi che si ricorrono comunicati e prese di posizione in merito al rifacimento della piscina comunale di via Falconieri e in particolare al progetto presentato in regime di finanza di progetto dalla società Ar.Co. Lavori, con anche il lancio di una petizione.

"Abbiamo ritenuto opportuno tacere finché non ci è giunta notizia che mercoledì scorso, presso la sala Buzzi di Ravenna, si è tenuto un incontro pubblico organizzato da alcuni consiglieri comunali di opposizione, finalizzato all’analisi della nostra proposta sotto ogni profilo, con proiezione di slides aventi ad oggetto alcuni nostri elaborati progettuali, accompagnata da valutazioni tutte di segno negativo, unilateralmente espresse, anche sulla scorta del parere di un libero professionista invitato - spiega il presidente di Ar.Co. Lavori Franco Casadei Baldelli - Date per scontate e condivise la libertà di critica politica e le prerogative riconosciute ai consiglieri comunali, ci chiediamo se tanta immeritata notorietà possa essere riservata, in questa particolare fase della procedura, anche al contenuto della proposta progettuale da noi elaborata in qualità di soggetto privato proponente l’intervento e divenuto oggetto di diffusione, addirittura in sede pubblica. Ma tant’é. Non occorre precisare che la disputa politica è estranea al nostro ruolo e non è nelle nostre intenzioni intervenire nel dibattito: siamo un consorzio e facciamo impresa soprattutto nell’interesse dei nostri 395 associati (le cui simpatie politiche sono sconosciute e del tutto irrilevanti) cercando di lavorare al meglio in un mercato e in un periodo contrassegnati, come noto, da grandi difficoltà. Ci siamo determinati a presentare la proposta di cui tanto si discute utilizzando lo strumento della finanza di progetto, già sperimentato in altre realtà, animati dall’intento di sottoporre al giudizio dell’Amministrazione Comunale un progetto di fattibilità che possa dare risposta a un’esigenza sentita dalla cittadinanza del nostro territorio, assicurando nel contempo la copertura finanziaria dell’intervento, cosi come previsto dalla normativa in materia di contratti pubblici".

"Stupisce e sconcerta che la nostra iniziativa sia stata liquidata da alcuni con un giudizio, a nostro avviso, quanto meno sommario - prosege il presidente - E' ben vero che siamo imprenditori, certo sensibili al ritorno economico (diversamente non faremmo impresa), ma altrettanto attenti a operare nel rispetto dei criteri etici e consapevoli della nostra funzione in termini di responsabilità sociale. Affidiamo, pertanto, a queste poche righe l’espressione del nostro rammarico per il trattamento non certo lusinghiero e totalmente ingiustificato che proprio nella nostra città qualcuno ha ritenuto di riservarci, con la precisa volontà di non ritornare più sull’argomento".

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