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Cronaca

Predoni specializzati nei colpi nei cantieri edili: tre arresti

Sembravano tre normali muratori ma in realtà si trattava di "predoni" specializzati nei furti di materiale nei cantieri edili, con una sfilza di precedenti anche per ricettazione

Sembravano tre normali muratori ma in realtà si trattava di “predoni” specializzati nei furti di materiale nei cantieri edili, con una sfilza di precedenti anche per ricettazione. Sono stati arrestati in flagranza con il “carico” appena rubato. Si tratta di tre  calabresi rispettivamente di 26, 32 e 34 anni, residenti a Conselice ma da pochi giorni domiciliati a Bagnara di Romagna. Martedì mattina, un residente che abita lungo la via Ravegnana a Faenza, ha notato che nel cantiere presso l’area edificabile “Eco-quartiere San Rocco”, dove i lavori sono da tempo sospesi, tre sconosciuti stavano stranamente caricando sul loro autocarro del materiale edile, avvalendosi di una piccola gru.
 
Grazie alla telefonata al 112 del cittadino, sono arrivati sul posto sia una “gazzella” del radiomobile di Faenza sia un equipaggio della stazione di Granarolo faentino che ha intercettato l’autocarro mentre si stava allontanando con un “carico” di ponteggi e pedane metalliche. I tre fermati hanno dichiarato di essere muratori di professione e si sono difesi raccontando ai carabinieri che secondo loro si trattava di materiale abbandonato pertanto, in mancanza di lavoro per la “crisi” del settore, lo avrebbero rivenduto ad un rottamaio per racimolare qualcosa.

In realtà i militari dell’arma non hanno creduto a quella versione visto che già nell’ottobre 2013, sempre presso lo stesso cantiere si era verificato un furto del tutto simile con il successivo arresto dei responsabili. I tre muratori, tutti molto noti alle forze dell’ordine, sono stati quindi portati in caserma dove è stato convocato il responsabile del cantiere che ha riconosciuto il materiale rubato, infatti dall’inventario è emerso che si trattava di ponteggi e pedane metalliche per impalcature del valore di mercato pari a circa 5mila euro.

A quel punto i tre sono stati arrestati in flagranza per furto aggravato in concorso, provvedimento avallato dal pm di turno Monica Gargiulo. Mercoledì pomeriggio, in tribunale a Ravenna, il giudice Beatrice Bernabei ha convalidato l’arresto e concesso i termini a difesa. I tre sono stati sottoposti agli arresti domiciliari fino al giorno del processo fissato per il 27 febbraio.
 
Il fenomeno dei furti nei cantieri edili è sempre più diffuso sul territorio nazionale, come spesso segnalato anche dalle sezioni Confartigianato dei vari territori che più volte hanno lamentato come ormai sparisce di tutto: dal gasolio prelevato dai serbatoi dei mezzi si passa alle cose più piccole tipo i chiodi, bulloni, utensili, materiali ed attrezzi di ogni genere fino agli strumenti da lavoro professionali come i martelli pneumatici che poi vengono “piazzati” sul mercato clandestino.

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