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Cronaca Faenza

Faenza, un premio per i giovani giornalisti in memoria di Enrico Docci Vitelloni

Alla cerimonia di premiazione del “Docci Vitelloni” saranno presenti, tra gli altri, la presidente della commissione del premio Rita Ilda Riccio Docci Vitelloni, il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi e il vicesindaco Massimo Isola, che traccerà un breve ricordo del giornalista

Si svolgerà mercoledì, nella sala Rossa della residenza comunale di Faenza (ore 15.30), la consegna della borsa di studio che la famiglia del professore e giornalista Enrico Docci Vitelloni (Ravenna 1926 – Faenza 2012) ha voluto destinare a giovani giornalisti che collaborano con quotidiani, periodici, emittenti radio e tv, siti web o uffici stampa attivi in Romagna. L’iniziativa è promossa in collaborazione col Comune di Faenza e il settimanale Il Piccolo.

Indetto nel marzo 2013, il bando della 2^ edizione del premio ha trovato la disponibilità di diversi media romagnoli. La decisione della commissione giudicatrice (Rita Ilda Riccio, vedova Docci Vitelloni, presidente; Annalisa Bertasi, Giulio Donati, Francesco Monti, Elio Pezzi, componenti) verrà resa nota appunto l’8 gennaio prossimo. Sette sono i giovani giornalisti finalisti (in ordine alfabetico): Nicolò Camerini (agenzia giornalistica ComuniCare), Giacomo Casadio e Laura Dall’Olio (scrivono entrambi sul settimanale Il Nuovo Diario Messaggero), Alessandro De Michele (quotidiano Corriere di Romagna), Laura Guerzoni (tv Videoregione), Valentina Vaccari (settimanale Settesere) e Daniela Verlicchi (Ravegnana Radio).

Nato a Ravenna il 18 agosto 1926, Docci si è spento l’8 gennaio 2012. Laureato in lettere all’ateneo di Bologna e specializzato in biblioteconomia, paleografia, diplomatica e archivistica, ha vinto il Premio Europa promosso dalla Cee, l’attuale Unione Europea, con la monografia “Prospettive della Radio-Televisione in Europa”. Responsabile della sala di lettura all’Ambasciata Italiana a Belgrado (ex Jugoslavia), ha creato le premesse per la sua trasformazione in Istituto Italiano di Cultura.

Ufficiale degli alpini, Docci fu ferito per causa di servizio meritando un elogio e un encomio solenni. In qualità di giornalista ha lavorato nelle redazioni del quotidiano “La Gazzetta Padana” di Ferrara e di “Mondo Domani”, per il quale è stato inviato speciale in Palestina in occasione della ‘Guerra dei 6 giorni’. È stato anche inviato nella ex Jugoslavia ed ha collaborato con il periodico “Faenza e’ mi paés”, ai suoi albori, e con riviste di ceramica. Molto ha scritto in veste di critico d’arte ed ha diretto anche la rivista “Romagna” e l’emittente “Tele1” all’avvio delle trasmissioni: dai primi anni ‘80 fino al 1990.

Ha anche collaborato con il settimanale diocesano “Il Piccolo” e con numerosi altri giornali e riviste. Fino alla scomparsa ha diretto il periodico nazionale dell’associazione alpini in congedo, “Canta che ti passa”, ed è stato direttore anche del periodico “Su pei monti”, della sezione alpini di Faenza. Collaboratore fisso della Rai, ha condotto per diversi anni la rubrica radiofonica domenicale “Romagna mia”. Nel 2011 ha pubblicato l’ultimo volume, “Stelle alpine”, per i tipi dell’editore Casanova di Faenza. Docci va altresì ricordato per il suo passato da atleta, che lo ha visto anche campione italiano di lotta per la Cisa Audax.

Alla cerimonia di premiazione del “Docci Vitelloni” saranno presenti, tra gli altri, la presidente della commissione del premio Rita Ilda Riccio Docci Vitelloni, il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi e il vicesindaco Massimo Isola, che traccerà un breve ricordo del giornalista.

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