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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Premio Guidarello, Ravenna non dimentica gli atti terroristici: omaggio alla Francia, focus su identità e immigrazione

Il discorso introduttivo del presidente Guido Ottolenghi, dopo un minuto di raccoglimento nel corso del quale è stato trasmesso l’inno nazionale della Francia, La Marsigliese, è stato dedicato a “identità e immigrazione

Dagli attacchi terroristici in Europa, all’immigrazione e al tema dell’identità. E' un Premio Guidarello 2015 che ha dedicato una particolare attenzione ai temi internazionali quello che si svolto domenica sera al Teatro Alighieri, dando un’impronta quanto mai giornalistica all’evento, a partire dall’intervista telefonica allo scrittore e commentatore di Le Figaro, Pascal Bruckner, sulle motivazioni che sono alla base delle azioni terroristiche dell’Isis.

Il video iniziale che ha aperto la manifestazione ha presentato al folto pubblico “Dante, il comunicatore”, nel 750° anniversario della sua nascita avvenuta nel 1265, ponendosi la domanda se il poeta, con le sue denunce e le sue invettive, sia stato un buon giornalista, un buon cronista della sua epoca e delle passioni politiche, civili, culturali che hanno agitato il 1200.Dopo il video, la scenografia: una citazione di Pericle “Il segreto della felicità consiste nella libertà, e il segreto della libertà nel coraggio”, pronunciata nel 431 avanti Cristo dal politico e generale ateniese all’inizio della guerra del Peloponneso per commemorare i caduti ateniesi. La citazione è stata corredata da foto di cronaca giornalistica che mostrano i volti contemporanei di felicità, libertà, coraggio: la felicità dei migranti salvati da una vedetta della Capitaneria di porto; la libertà conquistata alla fine della seconda guerra mondiale e la liberazione dell’Italia; il coraggio della polizia francese, che interviene durante gli attacchi terroristici a Parigi dello scorso 13 novembre.

Il Premio Guidarello 2015 (fotoservizio di Massimo Argnani)

Il discorso introduttivo del presidente Guido Ottolenghi, dopo un minuto di raccoglimento nel corso del quale è stato trasmesso l’inno nazionale della Francia, La Marsigliese, è stato dedicato a “identità e immigrazione”.“Parliamo spesso di identità – ha detto Ottolenghi - senza riuscire a definirla, o definendola solo in negativo. Penso che accogliamo al nostro interno identità multiple, nazionali, religiose, professionali e di campanile, ma l’unica identità stabile è quella di esseri umani.Impariamo da bambini che secondo la Bibbia discendiamo da un unico progenitore e fummo fatti a immagine di D-o. Ciò non significa che possiamo sentirci onnipotenti, ma al contrario che dobbiamo imparare a riconoscere in ogni uomo l’immagine divina. A vedere negli altri un pezzo di noi. In buona sostanza a riconoscere una profonda uguaglianza del genere umano. Questa idea, che ci spinge alla fratellanza e all’accoglienza, ha però un curioso corollario che non va mai dimenticato: laddove consideriamo le idee uguali, o equivalenti, non vi può essere uguaglianza tra le persone. Perché vi sia uguaglianza tra le persone è necessario condividere alcune regole di convivenza, e una gerarchia di valori, riconoscendo che vi sono valori negoziabili, ma anche valori irrinunciabili. In altre parole se una società non riesce a condividere una idea di legalità e convivenza, se non ricorda le battaglie che ha fatto per conquistare la propria libertà, cessa anche l’uguaglianza tra gli individui lasciando spazio all’arbitrio”.

A proposito di immigrazione, Ottolenghi ha sottolineato che “non è giusto, e probabilmente nemmeno possibile, chiudere la porta a chi fugge dalla disperazione. Chi arriva va aiutato a inserirsi nella nuova società, insegnandogli innanzi tutto la lingua e la cultura, e va trattato con rispetto. Va messo in guardia dalle insidie dell’illegalità, e va incoraggiato ad integrarsi. Se poi non ci sono politiche di accoglienza che facciano uno sforzo per condividere con chi arriva i valori e le consuetudini fondamentali della nostra società, si pongono le basi per uno scontro culturale. Infine chi fugge dalla guerra viene da noi, e non va in Paesi governati dalla Sharia, ma non sempre apprezza l’idea che a rendere relativamente prospera e pacifica la nostra Europa sono la libertà, i diritti individuali e il rispetto delle idee altrui. Se dunque non troviamo il modo di spiegarlo in modo convincente, nulla esclude che chi abbandona una società violenta e dominata dal clero, possa volerla ricostituire tale e quale nella sua nuova patria”.

Ottolenghi ha anche ricordato la prematura scomparsa di Enrico Liverani, il 39enne assessore e candidato a sindaco alle prossime elezioni comunali sottolineando che “A noi preme sottolineare che abbiamo sempre ricordato l’importanza dell’impegno civico, spesso faticoso e ingrato, e il bisogno che abbiamo di una politica fatta con passione e onestà. Vogliamo onorare chi dedica la propria energia alla collettività, e ci pare che Enrico Liverani fosse una di queste persone".Quindi i saluti del sindaco Fabrizio Matteucci e del presidente della Provincia Claudio Casadio.

I premiati, sono stati accolti dal conduttore Bruno Vespa e dalla presentatrice Margherita Ghinassi.Per il Guidarello Romagna Ivano Marescotti (sezione audiovisivi, attore cinematografico e teatrale, impegnato nel recupero del dialetto romagnolo e dei suoi “cantori” più rappresentativi di cui trasforma i versi in spettacoli teatrali, ha riletto e riscritto alla sua maniera anche Dante Alighieri e Ariosto); Giuseppe Turani (sezione società, giornalista economico tra i più seguiti e scrittore, ha costruito una galleria di personaggi significativi nella storia e nel costume tra Otto e Novecento, tra cui una figura femminile ravennate finita nell’oblio, Cordula (Lina) Poletti, e la rilancia nel panorama delle protagoniste del nascente femminismo italiano); Paolo Di Paolo (sezione cultura, giornalista delle pagine culturali de La Stampa, per un articolo dedicato alla figura di Renato Serra, nel centenario della morte, in cui traccia un profilo di questo grande critico che ha lasciato una traccia profonda nella nostra letteratura. Di Paolo ha scritto numerosi libri, che hanno ottenuto premi prestigiosi).

E’ poi toccato agli studenti della 4°EL del Liceo Classico Dante Aligheri che ha vinto il primo premio assoluto del Guidarello Giovani dedicati al reportage in azienda. Quindi Evelina Christillin, presidente dell’Enit, ha ritirato il premio Guidarello sezione Turismo manager di successo di grandi eventi internazionali, come i XX Giochi Olimpici Invernali del 2006, impegnata nell’imprenditoria sociale no profit, presidente della Fondazione del Teatro Stabile di Torino.Guidarello ad honorem all’Ammiraglio Vincenzo Melone, da poche settimane Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera. “Le Capitanerie di porto - commenta Ottolenghi -  sono uno dei simboli di un Paese che vuole una democrazia nella legalità, nel rispetto delle regole e nella libera circolazione delle idee. Dopo il comandante generale dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, il Ministro della Giustizia, il presidente dell’Antitrust e della Corte dei Conti, premiando l’Ammiraglio Vincenzo Melone proseguiamo nella nostra scelta di rendere merito a chi opera sul campo”.

Per il Giornalismo Nazionale nella sezione Cultura premio a Fabrizio Gatti, giornalista, ha condotto inchieste sull’immigrazione, la malasanità e la corruzione negli appalti pubblici che gli sono valse importanti premi internazionali, da alcuni suoi libri sono stati tratti testi teatrali. Per la sezione Società ha ricevuto il riconoscimento Alessandro Farruggia, giornalista, si occupa di esteri e difesa, è stato autore dello scoop sulle trattative segrete tra il governo statunitense e i talebani, ha partecipato alle maggiori conferenze Onu sul clima. 

E, infine, il premio della sezione Radio/Televisione a Gigi Proietti, uno degli  uomini di spettacolo più bravi, attore di teatro e di cinema, protagonista di fiction televisive di straordinario successo e di programmi radiofonici, cantante, ballerino, regista, imitatore, doppiatore, conduttore, scrittore, un moderno Petrolini dallo sguardo magnetico che interpreta con ironia la normalità. Il Premio Guidarello per il Giornalismo d’Autore ha il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività culturali e del turismo, della Provincia di Ravenna, con la compartecipazione del Comune di Ravenna e il contributo della Camera di commercio. Viene organizzato anche con il sostegno dell’Eni e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e grazie a Banca Popolare dell’Emilia Romagna e Itway.

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