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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Presentata la legge di iniziativa popolare contro la violenza di genere

Nel 2012, nella regione Emilia-Romagna, 15 sono state le donne uccise per mano di "ex" partner, mariti, fidanzati, spesso tra le mura domestiche. A questo dato si aggiungono le 17 vittime del 2011.

Nel 2012, nella regione Emilia-Romagna, 15 sono state le donne uccise per mano di "ex" partner, mariti, fidanzati, spesso tra le mura domestiche. A questo dato si aggiungono le 17 vittime del 2011. Sono morti che non destano clamore, che passano in silenzio  nell'indifferenza generale, un fenomeno taciuto e sommerso che non genera allarme sociale.
 
La Conferenza delle donne democratiche del PD Emilia-Romagna ha deciso che non si può rimanere a guardare.
L'8 marzo 2012 è iniziato quindi un percorso, e proseguito attraverso incontri con la regione Emilia-Romagna e le associazioni femminili per promuovere una Legge regionale di iniziativa popolare.
 
Sabato 6 aprile è partita la mobilitazione organizzata dal PD dell’Emilia-Romagna e dalla Conferenza Regionale delle Donne Democratiche per raccogliere le 5.000 firme necessarie a dare l’avvio all’iter legislativo per l’emanazione di una legge regionale di iniziativa popolare sulla violenza di genere.
Ne ha parlato oggi, presso la sede del PD di Ravenna, Lucia Bongarzone, coordinatrice regionale delle donne PD, nel corso di una conferenza stampa.
 
“La proposta di legge regionale - ha spiegato Lucia Bongarzone - è il frutto di diversi  mesi di lavoro svolti  dalla Conferenza regionale delle donne democratiche, con il contributo delle associazioni femminili dell’Emilia Romagna.”
 
Tra gli obiettivi della legge regionale c’è la creazione di un osservatorio sulle violenze di genere per raccogliere i dati che, oggi, sono incompleti e frammentati anche a livello nazionale.
 
Nelle piazze e nei luoghi pubblici di tutta la Provincia di Ravenna, saranno nelle prossime settimane, organizzati banchetti e incontri pubblici per la raccolta delle firme, anche attraverso il coinvolgimento dei circoli del PD. Alla petizione si affianca una campagna di volantinaggio per sensibilizzare i cittadini sul tema del femminicidio e della violenza di genere.
 
“Come donne del Pd – ha sottolineato Bongarzone - non potevamo rimanere inermi davanti all'escalation di femminicidi che ogni anni avvengono, anche nella nostra regione, e che purtroppo registriamo in aumento. La Regione, seppur nell'eccellenza delle esperienze già operative sul territorio, ha bisogno di uno strumento dedicato che intervenga fortemente sul fenomeno,
Gli obiettivi sono due: rafforzare e dare strumenti di continuità al lavoro delle associazioni che si occupano di violenza alle donne e fornire nuovi strumenti di lotta, e, attraverso l'iniziativa popolare, portare il tema in mezzo alla gente e sensibilizzarla rispetto all'urgenza del fenomeno. E' una battaglia di civiltà che dobbiamo combattere tutti insieme per cambiare la culture delle persone”.

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