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Cronaca

Meteo, weekend perturbato con piogge e raffiche di vento: "Rischio allagamenti"

Nel weekend è atteso l'ingresso da nord-ovest di una perturbazione nord atlantica proveniente dalla Francia, seguita da aria solo moderatamente fredda ma alquanto instabile

Si annuncia un fine settimana perturbato dal punto di vista meteorologico. Sono previste piogge diffuse, ma anche da ventilazione sostenuta, per effetto di una perturbazione nord atlantica proveniente dalla Francia. "I fenomeni attualmente ipotizzabili potrebbero essere piuttosto prolungati (24-30 ore), anche se sembra possano essere un pò meno intensi rispetto al passaggio del 5 e 6 febbraio", afferma Pierluigi Randi, meteorologo-previsore di MeteoCenter.it/Meteoromagna.com. Non si esclude il rischio di allagamenti, poichè "l’attuale situazione dei terreni, in particolare quelli pianeggianti, è ancora precaria nonostante alcune giornate soleggiate".

La fase di stabilità ha le ore contante. Quale sarà l'evoluzione per il fine settimana?
Il campo di alta pressione che ci ha regalato alcune belle giornate con temperature miti, a parte le deboli gelate notturne e nel primo mattino a causa del calo termico indotto dall’irraggiamento radiativo in condizioni di cielo sereno e con venti assenti o molto deboli, è in fase di indebolimento. Ciò favorirà l’ingresso da nord-ovest di una perturbazione nord atlantica proveniente dalla Francia, seguita da aria solo moderatamente fredda ma alquanto instabile. Una volta che il fronte sarà entrato sul bacino del Mediterraneo andrà ad innescare un vortice depressionario il cui minimo di sposterà dalla Sardegna al Tirreno meridionale nel corso del week-end. Questa depressione sarà responsabile di un nuovo peggioramento su tutta la regione i cui effetti saranno probabilmente più avvertiti tra la serata di sabato e quella di domenica, quando è previsto agire per diverse ore un sistema nuvoloso associato a piogge diffuse e locali rovesci e con venti in rinforzo dai quadranti nord orientali.

La perturbazione sarà accompagnata da forti venti. C'è la possibilità d'ingressioni marine per domenica?
In base alle emissioni di venerdì la probabilità esiste, dal momento che avremo una prima fase sciroccale nella giornata di sabato, cui seguirà, da domenica, una rotazione a nord-est con rinforzi tra il pomeriggio e la serata. Questa “accoppiata” di venti (prima fase sciroccale e seconda fase con bora) insieme a precipitazioni diffuse ed abbastanza insistenti, è tipicamente piuttosto sfavorevole per la nostra fascia costiera, per cui sarà necessario prestare la necessaria attenzione seguendo passo-passo l’evoluzione meteorologica.

Anche le precipitazioni potrebbero esser abbondanti a quanto pare....
I fenomeni attualmente ipotizzabili potrebbero essere piuttosto prolungati (24-30 ore), anche se sembra possano essere un pò meno intensi rispetto al passaggio di inizio mese. Tuttavia dobbiamo considerare che non sono trascorsi molti giorni dalla forte ondata di maltempo del 4-6 febbraio, che i terreni sono quasi saturi dopo le abbondanti piogge di febbraio, e che in questa circostanza la quota delle nevicate sarà più elevata (1000-1200 metri), tutti elementi che potranno rendere precipitazioni, magari un pò meno abbondanti rispetto all’episodio precedente, ugualmente in grado di provocare criticità idro-geologiche. Per cui attenzione alle eventuali allerte della protezione civile, il solo ente autorizzato ad emetterle per la nostra regione, norma che non sempre viene osservata da alcuni siti di meteorologia di tipo generalista. Ricordiamo che emettere allerte pubbliche di questo tipo costituisce un reato se non provengono dagli organi di protezione civile.

Ci sono territori a rischio allagamenti, tenendo conto anche delle precipitazioni attese sui rilievi?
Indubbiamente, data la situazione di partenza (“piove sul bagnato”), qualche rischio c’è, segnatamente nelle aree già interessate da questo tipo di criticità nell’episodio scorso; ma anche i fiumi potrebbero ingrossarsi maggiormente data la quota neve più elevata ed i venti nordorientali previsti nella giornata di domenica.

I fondi agricoli sono ancora alle prese con le conseguenze delle forti precipitazioni del 5 e 6 febbraio. Con la nuova perturbazione, quanti millimetri in un singolo evento potrebbero essere assorbiti dai terreni agricoli in Romagna senza l'affioramento dell'acqua?
L’attuale situazione dei terreni, in particolare quelli pianeggianti, è ancora precaria nonostante alcune giornate soleggiate. Il contenuto idrico è ancora attualmente stimato quasi ovunque superiore alla norma; valori molto elevati o quasi eccezionali sono stimati in molte aree della Romagna, specie sulle province Ravenna ed Forlì-Cesena (fonte Arpa-SIMC). Certamente molto dipende anche dalla tessitura dei terreni ed allo stato della rete scolante, ma data la situazione iniziale già apporti di 30-40 o al massimo 50 millimetri potrebbero fare insorgere diversi problemi come affioramenti e ristagni idrici).

Prossimamente sono attese incursioni fredde o l'inverno è destinato ad un lento declino?
La stagione invernale volge alla sua naturale conclusione, ed archivieremo un inverno nuovamente molto mite, sebbene non ai livelli di quello 2013-2014 (il più mite in assoluto dal 1900). Tuttavia almeno fino alla fine del mese, e forse fino si primi di marzo, lo scenario più probabile è quello concernente una alternanza tra passaggi di perturbazioni nord atlantiche, seguite da brevi irruzioni di aria polare marittima (comunque non particolarmente fredda), e fasi anticicloniche con tempo più stabile e mite, con caratteristiche che sono pertanto tipiche della parte conclusiva della stagione invernale. Le temperature non dovrebbero discostarsi molto dalla norma del periodo e la piovosità sarà probabilmente un po' superiore alle medie di riferimento (terza decade di febbraio).

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