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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Lugo

Problemi nella Polizia Municipale, Fp Cgil: "Intenso dialogo con la Comandante"

La Fp Cgil commenta la decisione, da parte del sindacato Sulpl, di proclamare uno stato d'agitazione dei lavoratori della Polizia municipale dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna

"Non stupisce questo "coupe de theatre" del Sulpl (sindacato unitario lavoratori Polizia locale) della dichiarazione dello stato di agitazione della Polizia Municipale della Bassa Romagna: quello che però stupisce è che sia stato dichiarato in un momento di intenso dialogo con l’Amministrazione e la Comandante e quando le problematiche in oggetto si stanno affrontando e risolvendo". Così la Fp Cgil commenta la decisione, da parte del sindacato Sulpl, di proclamare uno stato d'agitazione dei lavoratori della Polizia municipale dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna.

"I punti rappresentati dal Sulpl sono infatti contenuti in richieste note che la Fp Cgil, insieme alle altre organizzazioni sindacali e alla rappresentanza sindacale unitaria, hanno portato alla discussione e alla quale la Comandante ha risposto sia in un primissimo incontro, approfittando di una delegazione già convocata, che con una mail e con ordini di servizio, infine con un incontro il 6 settembre scorso - spiegano dal sindacato - Insomma, il dialogo con i rappresentanti dei lavoratori e con le organizzazioni sindacali c'è e non si può dire che in questo territorio sia mancato. Il confronto, anzi, sta portando anche dei miglioramenti a nostro avviso concreti nel quotidiano degli operatori grazie alle nostre richieste e a quelle dei delegati. Allora come mai lo stato d'agitazione?".

Entrando nel merito delle questioni portate alla discussione con l'Amministrazione, Fp Cgil elenca alcuni punti risolti e altri ancora in fase di risoluzione: "La rotazione è prevista negli obiettivi di mandato e dunque non si può immaginare di cancellarli tout-court. Pur restando scettici sull'utilizzo degli agenti come “pacchi postali”, si è chiesto all'ultimo incontro di raccogliere le preferenze degli agenti in modo da poter conoscere in anticipo i loro desiderata e ciò è stato prontamente predisposto: questo è un primo risultato concreto. Le pattuglie incentivate del “Progetto Sicurezza” sono distribuite in proporzione alle pattuglie effettuate dal personale (1 ogni 3) e siccome spesso vengono chiesti e concessi svariati cambi turno è evidente che chi più è disponibile a fare turni notturni più ottiene incentivi. La delegazione trattante ha avviato un confronto per superare il progetto speciale e coinvolgere in maniera più equa gli incentivi disponibili, senza scordare che si tratta di oltre 60mila euro che pesano sul Fondo del salario accessorio di tutto il personale, non esistendo un Fondo separato per la Polizia municipale. Il nuovo Codice degli Appalti ha complicato non poco l'approvvigionamento del materiale necessario, oltre a dover effettuare le gare tramite Mepa e i vari vincoli che ha l'ente locale. E' anche vero che è stato effettuato e recentemente distribuito un ulteriore ordine di vestiario e che sono stati aggiunti articoli richiesti dagli operatori per andare incontro alle loro necessità. Certamente si sollecita e si solleciterà il completamento degli approvvigionamenti sia in Municipale che nelle altre aree dell’Unione ove ci risultino mancanti gli strumenti allo svolgimento regolare delle attività degli operatori. Anche sullo straordinario si è aperto il confronto in più occasioni: è del tutto evidente che un servizio come la Municipale debba dare risposte pronte alla cittadinanza in primis e che alcuni nuclei siano più soggetti di altri allo straordinario (infortunistica stradale sopra tutti). Anche assenze prolungate, giustamente tutelate a vario titolo, mobilità, e altre problematiche rendono difficile il recupero dello straordinario ma a parte un paio di casi in via di risoluzione nessuno supera il limite previsto dal Contratto collettivo nazionale di 180 ore annuali. Ovviamente servirebbero assunzioni, in tal senso abbiamo chiesto di attuare tutti gli strumenti possibili per aumentare l’organico. Riguardo la realizzazione delle 35 ore è pervenuta anche al Sulpl la risposta della Comandante, espressa sia nella lettera in risposta alle problematiche sollevate sia agli incontri successivi la volontà di collaborare alla predisposizione di nuovi progetti che renderebbero completo il percorso delle R35. Perché i delegati Sulpl non portano proposte anziché incitare lo stato di agitazione? Tutte queste proposte e soluzioni sono scaturite dai delegati e dalle organizzazioni sindacali che quotidianamente sono al tavolo. La Fp Cgil continuerà a confrontarsi con la controparte, fino alla risoluzione di tutte le problematiche degli operatori di Municipale, così come di tutti i lavoratori dell’Unione. Crediamo nel confronto e nel dialogo, che in questo territorio non è mai venuto meno anche in periodi complessi, e siamo certi che sarà sul piano del confronto, del dialogo, della contrattazione e nel rispetto delle regole che troveranno risposta le rivendicazioni dei lavoratori che vogliamo rappresentare".

Lega Nord

"La Lega segue con attenzione l’avvio dello stato di agitazione del personale della Polizia locale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e si batterà perché non sia sminuito il loro ruolo di servizio ai cittadini". Lo dichiara Samantha Gardin, segretario della Lega provinciale di Ravenna, sottolineando che “molti dei motivi riportati dal sindacato Sulpl , quello maggiormente rappresentativo all’interno del Corpo di Polizia, sono di carattere organizzativo e rivolti alla sicurezza degli operatori e della comunità locale. Il nostro auspicio è che i problemi rappresentati dagli addetti ai lavori non mettano a rischio la sicurezza delle persone, che è per la Lega uno degli obiettivi primari, anche a fronte degli interventi legislativi intervenuti negli ultimi anni e soprattutto al decreto legge ‘Salvini’ che pone la Polizia locale in un ruolo di primo piano nella sicurezza urbana”.

“Per questo - aggiunge Gardin - non possiamo che sorprenderci di fronte a certe questioni che ci sono state riferite, come le ‘rotazioni del personale’. L’idea ‘brillante’ dei nove Comuni sarebbe quella di spostare l’agente di Polizia locale da un centro abitato all’altro, come una pedina degli scacchi, impedendo quindi l’instaurarsi di quel rapporto di fiducia con la popolazione e di conoscenza dei luoghi e delle persone, che si perfezione solo nel tempo e con l’esperienza, indispensabili per buon lavoro di prevenzione e di presidio del territorio. A questo proposito, non meno importante è la questione che riguarda i servizi di controllo del territorio svolti da singoli operatori. C’è da chiedersi chi possa pensare responsabilmente che un agente da solo possa intervenire in situazioni di pericolo, garantendo la sicurezza delle persone, oltre alla sua personale. Come, di contro, ci stupiamo di fronte a unità di personale, abili al servizio, relegate a lavori di ufficio. Anche questi elementi concorrono a smentire la credibilità dei comunicati mensili che l’Unione diffonde sulla sicurezza, soprattutto quando apprendiamo che alcuni agenti, che dovrebbero occuparsi di sicurezza delle comunità, sono impiegati in mansioni non ricomprese neppure nella nuova normativa regionale: operatori della Polizia municipale trasformati in postini per recapitare notifiche di ogni natura. Il ruolo della Polizia locale è ben altro e deve puntare, in collaborazione con le altre Forze dell’Ordine, alla tutela delle persone e del territorio".

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