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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Faenza

Al via il "Progetto Faenza senza furti": tante idee dei cittadini

Si è svolto mercoledì sera in via Laderchi il primo incontro pubblico organizzato da "Progetto Faenza senza furti". Erano presenti tutti i Capigruppo Consiliari e il Comandante dei Vigili Urbani

Si è svolto mercoledì sera in via Laderchi il primo incontro pubblico organizzato da “Progetto Faenza senza furti”. Erano presenti tutti i Capigruppo Consiliari e il Comandante dei Vigili Urbani. Moderatore Francesco Villa e relatori i due portavoce Alice Biffi e Catani Alessandro. Presenti anche i capirguppo del Comune di Faenza Montanari (Fatti Sentire - M5S), Bucci (La Tua Faenza), Grillini (Pdl), Pasi (Pd), Berdondini (Idv), Fantinelli (Lega, vicepresidente consiglio comunale).

Sala gremita e grande interesse da parte dei partecipanti. Sono stati registrati ben 20 interventi compresi quelli degli organizzatori, dei Capigruppo e a chiusura quello del Comandante dei Vigili, Ravaioli. Il discorso introduttivo tenuto da Villa è iniziato col ringraziamento a tutti i numerosi intervenuti ed è proseguito con l’esposizione dei motivi riguardanti la recentissima nascita del Gruppo come pagina Facebook (che conta già quasi 500 aderenti) e, dopo una prima riunione che ha visto la creazione di un Comitato ristretto e l’elezione dei due portavoce indipendenti ed estranei al mondo politico, ha avuto la sua presentazione ufficiale mercoledì sera.

In pochissimo tempo si è passati dal web ad un incontro fra oltre cento persone. Villa ha poi elencato le problematiche che colpiscono quotidianamente la cittadinanza affermando infine “…dobbiamo tutti assieme trovare un modo per fare si che questi episodi non avvengano mai più!” E’ seguito l’intervento di Catani che ha proposto un’agenda dei primi lavori che il gruppo intende portare a termine: raccolta di dati al fine di analizzare la reale situazione a Faenza per cercare di distinguerla dalla situazione “percepita” dai cittadini, proporre una “politica integrata di gestione della sicurezza” che coinvolga tutte le componenti sociali, l’Amministrazione e le Forze dell’Ordine, la realizzazione d’incontri informativi e formativi a cominciare dalle fasce più a rischio (anziani, bambini e ragazzi), incrementare i sistemi di difesa passiva e, se possibile, contribuire a migliorare l’attività delle Forze dell’Ordine.

Nel suo discorso, Alice Biffi, ha affermato “…non voglio non far nulla e piangermi addosso, ma iniziare a proporre, agire e reagire, con carattere evitando la vana polemica…”. E’ proprio questo lo spirito giusto con cui tutti dovrebbero affrontare il problema. Sono seguiti i numerosi interventi che, per brevità, è impossibile riportare integralmente ma si è parlato di ronde, di vigilanza privata e aumento della videosorveglianza, di sistemi di tracciamento delle targhe lungo le direttrici stradali più trafficate, di soluzioni già applicate in altre città della regione, delle evidenti ristrettezze economiche in cui devono operare le Amministrazioni Pubbliche e le Forze dell’Ordine, di migliorare o creare una rete informativa fra i cittadini per proteggersi nell’immediatezza degli eventi critici. Inoltre, fra gli argomenti trattati, sono stati rilevanti quelli che hanno toccato la certezza e l’adeguatezza della pena, la riforma delle leggi di riferimento, far valere maggiormente il peso di Faenza che è, a pieno titolo, fra i Comuni più importanti del nostro paese, una maggiore integrazione con gli extracomunitari (vedi Consulta), la voglia e l’esigenza dei faentini di reimpossessarsi della loro “Piazza”, di notte e di giorno.

E’ quindi evidente come il problema sicurezza sia emerso in tutta la sua vasta complessità e difficoltà di soluzione ma, forse proprio per questo, i partecipanti sono stati particolarmente attivi e propositivi. Gli obiettivi che gli organizzatori si erano posti sono stati tutti ampiamente raggiunti e, in certi casi, addirittura superati.

"L’inizio dell’attività di “Progetto Faenza senza furti”, sottolineano gli organizzatori, "è quindi avvenuto molto positivamente, anche se tutti i partecipanti sono pienamente consapevoli che si tratta solo dell’inizio di un lungo e difficile lavoro che potrà vedere risultati concreti solo col maggiore impegno dell’intera collettività. Infatti non è in gioco solo l’attuale qualità della nostra vita, ma soprattutto quella futura dei nostri figli".

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