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Cronaca

Ravenna come meta dei matrimoni dall'estero? Nasce un progetto

Nato da un'idea di Confindustria Ravenna, sviluppata in collaborazione con il Comune di Ravenna, il progetto si pone l'obbiettivo di fare della città una destinazione organizzata per i matrimoni dall'estero verso l'Italia

Ravenna come meta turistica attrattiva per ospitare matrimoni. Il progetto "Ravenna DWO" (Destination Wedding Organization) è stato presentato martedì mattina presso la sede di Confindustria. Nato da un'idea di Confindustria Ravenna, sviluppata in collaborazione con il Comune di Ravenna, il progetto si pone l'obbiettivo di fare della città una destinazione organizzata per i matrimoni dall'estero verso l'Italia.
 

“Crediamo che il turismo – commenta il direttore generale di Confindustria Ravenna, Marco Chimenti - sia una leva di sviluppo economico molto importante per il nostro territorio. L’industria dell’ospitalità e la cultura enogastronomica, per riprendere i temi che hanno caratterizzato l’evento di chiusura del Festival dell’Industria dei Valori d’Impresa lo scorso 7 luglio, sono fattori a nostro avviso ancora non completamente colti”.
 

Secondo il direttore Chimenti “il punto di forza di questo settore è la sua diversificazione. A Ravenna si intrecciano tanti ‘turismi’: da quello della città d’arte a quello balneare, dal leasure all’enogastronomia. Con la nostra proposta dedicata al wedding tourism, intendiamo intercettare una quota di questo turismo, che ha un valore economico consistente e in espansione. Vi sono, quindi, prevedibili benefici per le strutture ricettive e per molte altre attività con ricadute indotte per tutta la città, un valore al quale Confindustria Ravenna è da sempre molto attenta. Per questo abbiamo finanziato la realizzazione dello studio, condotto dal nostro associato Massimo Feruzzi, e guardiamo con favore allo sforzo posto in essere dalla nostra Sezione Turismo e dai suoi imprenditori a cominciare dal presidente Gilles Donzellini. L’Associazione - ha concluso Chimenti - è al fianco degli imprenditori che credono in questo progetto ed investiranno su di esso perché ritiene che sia una delle strade che permetteranno di cogliere sino in fondo le enormi potenzialità di sviluppo connesse al settore turistico nel nostro territorio”.
 

Proprio Donzellini sottolinea che “Ravenna Dwo è un progetto che parla di romanticismo, cultura e storicità, particolarmente significativo non solo per i numeri che il wedding tourism registra in Italia, ma soprattutto per l'indotto positivo che genera sul territorio anche oltre i confini del nostro comune”. “Sono convinto – aggiunge Donzellini – che tutte le aziende coinvolte sapranno dare il loro prezioso contributo, per far sì che il progetto si concretizzi nella prima e vera organizzazione dedicata al wedding a livello nazionale”.
 

A Massimo Feruzzi (Agenzia JFC), esperto di marketing territoriale e ideatore del progetto come associato Confindustria, il compito di supportarlo con alcuni dati: “La crescita del fenomeno del wedding tourism, in Italia, non accenna a diminuire. Se, infatti, nel 2012 sono stati ben 6.180 i matrimoni di stranieri che hanno scelto l’Italia per consacrare la loro unione, nell’anno 2013 si è raggiunta quota 6.922, con un incremento del 12%. Ancora in crescita i numeri del 2014: sono 7.500 i matrimoni di stranieri che hanno scelto l’Italia; 322.500 gli stranieri che sono venuti in Italia per questi matrimoni; 1.515.750 le presenze registrate per il wedding tourism; un fatturato diretto e indotto per il segmento del wedding tourism pari a 440 milioni e 677mila euro”.
 

“Abbiamo accolto con favore il progetto di Confindustria Ravenna – commenta l'assessore Massimo Cameliani, da sempre favorevole a questo tipo di turismo - e abbiamo deciso di sostenerlo, perché prevede una importante ricaduta economica su tutta la città. Il Comune ha messo a disposizione dei matrimoni civili delle location uniche. Penso alla Sala Muratori e alla Sala dantesca (dove è presente l'affresco delle Nozze di Cana) presso la Classense, a Palazzo Rasponi (da fine anno), all'ex chiesa di San Nicolò, oggi destinata a Tamo, al Mar e al Palazzone di Sant'Alberto con le valli alle spalle e ovviamente Palazzo Merlato. Questo progetto è pensato per le coppie italiane, ma anche, e soprattutto, per quelle straniere”.
 

Ben 23 le diverse categorie interessate al wedding tourism: dalla ricettività alla ristorazione, dagli addobbi floreali alla fotografia. In autunno sarà pronto il portale web con l'offerta ravennate dedicata al wedding ed entro l'anno sarà messa a punto anche la strategia di promozione e commercializzazione del progetto, affidato per quest'ultima parte a Ravenna Incoming.
 

Soddisfazione è stata espressa da operatori del settore turistico, come Gianluigi Casalegno (vice presidente della sezione turismo di Confindustria Ravenna) e Patrizia Passanti (rappresentante dei piccoli imprenditori della Sezione Turismo di Confindustria Ravenna) che, viste le caratteristiche del progetto, hanno auspicato una collaborazione attiva anche con le altre associazioni di categoria.

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