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Cronaca Faenza

Pronta nel 2020 la nuova sede della scuola di musica e di disegno

Il progetto si inserisce nel percorso intrapreso ormai da alcuni anni da Faventia Sales che prevede di restituire alla città gli spazi dell'ex istituto dei Salesiani

Sarà ultimata entro l’inizio del prossimo anno accademico la nuova sede della Scuola di musica “Giuseppe Sarti” e della Scuola di disegno “Tommaso Minardi”, all’interno dei locali del complesso degli ex Salesiani di Faenza. Nei giorni scorsi il cantiere ha ricevuto una visita guidata dall’architetto Luigi Cicognani, progettista dello studio Bartoletti-Cicognani che ha redatto il progetto, e da Emanuele Antolini, della Safer di Lugo (Consorzio Cear), l’azienda incaricata dei lavori. Alla visita erano presenti il Vicesindaco di Faenza Massimo Isola, la Consigliera regionale Manuela Rontini. Ad accogliere gli ospiti, il Presidente di Faventia Sales Andrea Fabbri e il Vicepresidente di Faventia Sales Luca Cavallari.

Il progetto si inserisce nel percorso intrapreso ormai da alcuni anni da Faventia Sales che prevede di restituire alla città gli spazi dell'ex istituto dei Salesiani, adeguandoli all'uso educativo rivolto principalmente alle nuove generazioni; il cantiere della Scuola di musica, insieme a quello per la Scuola di disegno “Tommaso Minardi”, va a completare il quadro generale implementato anche dal progetto collaterale di ripristino del campo da calcio, con la realizzazione dei relativi spogliatoi in adiacenza all'edificio dell'ex oratorio. I lavori, iniziati alla fine del 2018, procedono con regolarità con previsione di dare alla Scuola di musica la possibilità di svolgere il prossimo anno accademico nei nuovi locali; tutte le maestranze e i tecnici chiamati a collaborare alla realizzazione della ristrutturazione si stanno adoperando per realizzare l'ambizioso progetto in modo tale da completare quel luogo di aggregazione e cultura che il complesso dei salesiani vuole essere per la città del futuro. La struttura è costituita da due piani fuori terra, per un totale di circa 1.700 metri quadri.

“Ringrazio le aziende e i professionisti che lavorano al cantiere per la professionalità e la passione che mettono nel lavoro, riuscendo a rispettare gli obiettivi, in termini di costi e tempi, visto che non si tratta di un unico cantiere - ha dichiarato il Presidente Fabbri - Mi fa piacere che la sfida iniziata nel 2015 stia arrivando a conclusione come programmato”. “Siamo molto contenti di come procede il cantiere - ha dichiarato il Vicepresidente Cavallari - Nonostante qualche imprevisto, i lavori sono stati gestiti in modo serio e professionale dalle aziende, rispettando le tempistiche previste”. “Intervenire in maniera decisa ma delicata ha permesso di adeguare strutturalmente l'edificio alle più nuove normative in materia di sicurezza, senza stravolgere l'impianto distributivo dell'edificio stesso – ha spiegato l’architetto Cicognani -. Nascondere supporti e cerchiature ha contribuito a rendere gli spazi meno tecnologici e più familiari, pensando di poter offrire agli utenti un ambiente confortevole e funzionale”.

Il progetto

I criteri con cui si è pensato di connotare gli spazi dell’ex oratorio dei Salesiani di Faenza rispondono a concetti di semplicità e rigorosità formale, sia nei caratteri architettonici, sia in quelli compositivi funzionali, forme pure, linee essenziali. Le nuove frontiere dell’insegnamento si propongono di coinvolgere lo studente completamente nella vita scolastica, gli alunni passano molto più tempo a scuola rispetto a una volta e sono impegnati in attività anche diverse dallo studio che prevedono l’utilizzo di spazi diversi dall’aula tradizionale. La Scuola di musica, per le sue peculiarità intrinseche, necessita ancora di più di spazi relazionali per le esigenze specifiche delle materie insegnate, ecco perché si è scelto di trasformare i lunghi corridoi su cui si affacciano le aule in luoghi di sosta, di informazione e di esposizione, pensati anche come spazi caratterizzati e non anonimi.

Lo spazio interno è caratterizzato da forme semplici, dove le funzioni sono definite in maniera chiara e diretta; le competenze sono evidenti e prive di qualsiasi fraintendimento, lo studente sa quello che deve fare e dove deve andare, il professore trova i suoi spazi per preparare le lezioni, gli spazi comuni esprimono tematiche di relazione e contengono elementi conviviali. I colori caldi e i materiali naturali fanno da cornice agli spazi funzionali all'insegnamento, la luce emozionale contribuisce a creare quelle sensazioni di tranquillità che gli ambienti vogliono esprimere; i suoni della quotidianità sono ingentiliti dai materiali appropriati che ne attutiscono l'impatto, come a creare un tappeto musicale di accompagnamento a gesti e movimenti. Lo spazio esterno viene visto come estensione indispensabile a quello interno, evitando chiusure rigide e barriere di frontiera, in quelle linee di transito, soglie o interstizi, fronti di passaggio fra interno ed esterno. Sono impegnate nel cantiere la Safer di Lugo - Consorzio Cear di Ravenna (lavori e opere edili), Slem di Cesena (impianti elettrici e idraulici), Ponzi di Bagnara di Romagna (infissi).

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