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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cervia / Strada Statale 16 Adriatica

Rapinatori orchi in manette: stupravano e derubavano le prostitute sull'Adriatica

A mettere fine alla cruenta serie delittuosa sono stati i Carabinieri della Compagnia di Cervia e Milano Marittima, appostati da giorni, pronti a sorprendere i due malviventi proprio mentre scaraventavano dall'auto la loro ennesima vittima

Rapinavano le prostitute. E in due casi, accertati, le hanno persino violentate A mettere fine alla cruenta serie delittuosa sono stati i Carabinieri della Compagnia di Cervia e Milano Marittima, appostati da giorni, pronti a sorprendere i due malviventi proprio mentre scaraventavano dall’auto la loro ennesima vittima. Inseguiti, dopo aver vinto la loro resistenza, sono stati arrestati martedì sera e associati in carcere. Le manette sono scattate per un foggiano di 34 anni ed un nomade padovano di 31.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il 34enne avvicinava la vittima designata a bordo della sua VW Golf, sulla Statale 16 "Adriatica", mentre il 31enne attendeva nascosto nel bagagliaio. Una volta appartatisi, il nomade usciva allo scoperto e, armato di coltello, si faceva consegnare soldi e cellulare. Sono almeno sei le vittime finora accertate cadute in questa trappola. Due questi, il 14 maggio ed il 14 ottobre, sono state violentate. ma si ritiene possano essere molti altri gli episodi non denunciati per paura di ritorsioni.

Stupravano e rapinavano le prostitute: le foto

Il 14 maggio, tra le 21 e le 23, in stretta successione, i primi due episodi: una prostituta era stata fatta salire in un’area di servizio, in zona terme, e fin da subito costretta a subire le richieste sessuali di entrambi gli aggressori. I rapporti si sono consumati in una zona appartata di Savio. Poi la sottrazione di soldi e del cellulare, quest’ultimo, la notte dell’arresto, trovato ancora nella disponibilità dei due maniaci. Prima di lasciare Cervia, i due criminali hanno rapinato lungo il tragitto verso Rimini una seconda prostituta.

Poi nessuna notizia di nuovi casi, probabilmente più per la titubanza a denunciare da parte delle prostitute che per l’effettiva astensione dal delinquere. Fino a ottobre, il 14, quando si è consumato un gravissimo episodio, il terzo, connotato da brutale violenza sessuale ai danni di una 23enne ungherese, costretta a subire sevizie nella zona delle saline e, infine, la rapina dei pochi soldi che aveva con se.

Ancora, le aggressioni del 21 e del 24 ottobre, la quarta e la quinta, ai danni rispettivamente di una ragazza 23enne rumena e di una 21enne albanese, rapinate dei loro soldi, con un bottino di 500 euro e due cellulari. L'ultimo caso martedì scorso, quando ormai credevano di aver rodato un sistema infallibile per fare soldi. Ma i Carabinieri, ormai sulle loro tracce, li hanno catturati ed assicurati alla giustizia.

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