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Cronaca

Qualità della vita, Ancisi (LpR): "Stavamo bene, ora così così..."

“Il 18° posto meritato dalla provincia di Ravenna nella graduatoria sulla qualità della vita, realizzata dall’Università La Sapienza di Roma, per il quotidiano Italia Oggi, va presa con beneficio d’inventario"

“Il 18° posto meritato dalla provincia di Ravenna nella graduatoria sulla qualità della vita, realizzata, con metodologia profondamente rinnovata, dall’Università La Sapienza di Roma, per il quotidiano Italia Oggi, va presa, come tutte, nel bene e nel male, con beneficio d’inventario. Tuttavia,  esso propone – in coerenza con la finalità dichiarata di offrire spunti e indicazioni per l’attività degli amministratori locali – alcune riflessioni, non banali né rituali”.

Lo ha detto Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna in consiglio comunale.

“La discesa dal 13° posto, rispetto alla precedente graduatoria, segna il salto all’indietro dalle province in cui la qualità della vita viene giudicata “buona” a quelle in cui sarebbe solo “accettabile”. Una provincia abituata da sempre a star bene deve forse abituarsi a stare “così così”, cioè con un aumento della gente che sta male?  Le macrocause del fenomeno si possono riscontrare nelle grandi classifiche parziali in cui è stata strutturata la ricerca. Lasciando a parte l’ambiente, Ravenna è più in alto nel tenore di vita (10.a), nel tempo libero (11.a) e negli affari e lavoro (14.a). Ciò significa consumi elevati,  depositi bancari consistenti, molta spesa per gli spettacoli, tante imprese, grandi affari, ecc. Ma precipitiamo nella criminalità (93° posto su 103 province. soprattutto per i furti: dato significativo a prescindere da quante denunce di reato vengano fatte nelle varie realtà sociali) e soprattutto nel disagio sociale (stesso 93° posto), ma anche nel sistema salute (52°), sorprendentemente fino ad un certo punto perché la salute non è indipendente dal disagio sociale, anche se la sanità pubblica è di buon livello”.

“È però necessario demistificare ancora una volta – continua - l’alta posizione sull’ambiente, ora al 4° posto, senza di cui quella generale sarebbe ancor più “così così”. È evidente la contraddittorietà con lo stato della salute, che è sempre strettamente connesso con quella dell’ambiente. Qui vale soprattutto la capacità dell’amministrazione di produrre a caro prezzo (soprattutto per il personale addetto) meriti validi solo sulla carta, ma straordinariamente distanti dalla realtà: piani su piani poco o male attuati, certificazioni (come EMAS) e realizzazioni virtuali (come i celeberrimi 99 chilometri di piste ciclabili largamente inutilizzate e inutilizzabili). E che dire della medaglia d’oro rappresentata dal primo posto nell’indice di Ecomanagement e per aziende certificate ISO 14000 ogni mille? Forse che a Ravenna (soprattutto nel comune capoluogo) ci sono solo industrie e attività non inquinanti, terreni, acque ed aria saluberrimi?  Sugli infortuni sul lavoro, peraltro, la risposta ce la dà la ricerca stessa della Sapienza: il dato tristissimo, ma soprattutto “vero”, rispetto alla media nazionale, è di 53 ogni mille occupati”.
 

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