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Cronaca

Mingozzi: "Per collegare Ravenna con Ferrara non basta intervenire sulla Romea"

Il vicesindaco è in disaccordo "con il rinvio di una soluzione definitiva del collegamento Ravenna-Ferrara che solo una nuova arteria potrebbe costituire

"Per collegare Ravenna con Ferrara non basta intervenire sulla Romea". E' quanto dichiara il vicesindaco Giannantonio Mingozzi, secondo il quale "è positivo che Governo, Regione e Anas abbiano deciso di migliorare la viabilità in entrata e in uscita da Ravenna, mettendo mano al dissesto della E45 (tratto Orte Cesena Ravenna) creando le condizioni per un nuovo collegamento del porto con la viabilità esistente (il completamento della tangenziale) e ipotizzando il raddoppio del primo tratto della SS309 Romea per circa sei chilometri".

Il vicesindaco è in disaccordo invece "con il rinvio di una soluzione definitiva del collegamento Ravenna-Ferrara che solo una nuova arteria potrebbe costituire: ragionare infatti sugli interventi che si intendono attuare per migliorare l'attuale Romea significa ancora una volta illudersi che quell'asse possa rappresentare nel contempo strada turistica ad alta frequentazione locale e strada commerciale per le industrie e le imprese portuali che hanno bisogno di migliorare il collegamento con la Ferrara mare, con il nord Italia e l'Europa".

"E' sì importante la sicurezza, ma è un errore seppellire quel tratto di E55, autostrada o superstrada, che era stato proposto dalla Regione e che sarebbe la soluzione migliore per soddisfare le esigenze della nostra economia - continua Mingozzi -. Voglio sottolineare che, ad oggi, quella strozzatura rimane pur prendendo atto che il presidente della Regione si impegna a verificare possibili alternative. L'itinerario Orte Mestre E45-E55 ha bisogno di un intervento deciso con una nuova arteria".

"In caso contrario continueremmo per altri venti anni a discutere di sufficienza della Romea - quando sappiamo tutti che è già oggi inadeguata a un traffico di mezzi che non sono più quelli di trenta anni fa- confondendo l'assetto industriale della dorsale ravennate, porto compreso, con le esigenze assolutamente diverse del traffico turistico - conclude -. Per rendere competitive le nostre merci, il traffico  container e le operazioni di imbarco e sbarco nei nostri terminal è necessaria una maggiore celerità di trasporto che solo il nuovo tratto di E55 potrà garantire".

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