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Cronaca

Raccoglieva fondi per una onlus inesistente: così riusciva a truffare i caritatevoli

La pattuglia dei Carabinieri di Ravenna è intervenuta sul luogo a seguito della sana curiosità di una persona, che dopo aver versato la cifra simbolica di 2 euro è andato sul sito internet dell’organizzazione per conoscere meglio i dettagli

Si muoveva nel parcheggio del centro commerciale "Esp", passando per uno qualsiasi dei volontari che durante il periodo natalizio raccolgono fondi per società di beneficenza e organi di volontariato: così un uomo italiano aveva messo in piedi una raccolta fondi avvicinando gli ignari avventori del polo commerciale in questione. La causa sposata dal truffatore, un 49enne di Vicenza, ma residente a Cosenza, con precedenti contro il patrimonio e contro la persona, sarebbe anche degna di nota.

Peccato che abbia totalmente inventato una società con tanto di intestazione e fittizia partita iva: cavalcando le molteplici manifestazioni contro la violenza sulle donne, rappresentava una onlus, organizzazione senza scopo di lucro, che promuoveva appunto la protezione del gentil sesso contro le aggressioni o minacce in genere. La campagna di pubblicizzazione si proponeva di sensibilizzare le persone avvicinate ad una maggiore attenzione alle problematiche delle donne: intento questo che il truffatore si proponeva di risolvere raccogliendo offerte in danaro con tanto di “regolare” ricevuta intestata “P.I.V. – Progetto Italia Volontari”. Al versamento dei soldi a scopo benefico, corrispondeva il rilascio di un tagliandino che avrebbe dovuto attestare la liceità della donazione.

La pattuglia dei Carabinieri di Ravenna è intervenuta sul luogo a seguito della sana curiosità di una persona, che dopo aver versato la cifra simbolica di 2 euro è andato sul sito internet dell’organizzazione per conoscere meglio i dettagli: la sorpresa è stata grande nell’apprendere che non esisteva nessuna società corrispondente a quella fondata e promossa dallo stesso uomo. Gli accertamenti degli uomini dell'Arma hanno da subito messo in evidenza le mendacità dichiarate dal truffatore.

I militari, insospettiti dalla vaghezza delle ricevute rilasciate ai donatori, visti i precedenti e le circostanze da chiarire hanno accompagnato l’uomo  in caserma dove da successivi accertamenti presso le apposite banche dati, è emerso l’inganno. Sfruttando il buon cuore di chi, a volte in maniera incauta, volontariamente dona soldi alle organizzazioni che si occupano di raccolta fondi, l’uomo ingannava le vittime avvalendosi della leva emotiva che un argomento così sentito può suscitare: denunciato per i reati di truffa e abuso della credulità popolare, l’uomo dovrà rispondere davanti alla magistratura delle accuse che gli sono state mosse.

La pattuglia dell’Arma è prontamente intervenuta evitando che la persona potesse adescare altre vittime ma complice il periodo delle festività di Natale, potrebbero ripresentarsi episodi analoghi: pur ricordando che la maggior parte delle questue sono mosse realmente da validi propositi bi beneficenza e che i truffatori che sfruttano la generosità della comunità sono una minoranza, i Carabinieri invitano la popolazione a segnalare situazioni simili che possano risultare sospette rivolgendosi al numero di emergenza 112.     

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