Stendono con un pugno una benzinaia: i Carabinieri fanno gioco di squadra e catturano i banditi
Erano circa le 8.30 quando nell'area di servizio si è presentata una Volkswagen Golf, entrava all'interno di un distributore di carburante per quello che sembrava un normale rifornimento.
Arrestati dopo aver assaltato un distributore di benzina. Le manette sono scattate per due fratelli montenegrini, di 41 e 36 anni, di fatto domiciliati in Italia, ma senza un fissa dimora. L'episodio si è consumato sabato mattina al distributore Eni sulla Romea. Erano circa le 8.30 quando nell'area di servizio si è presentata una Volkswagen Golf, entrava all’interno di un distributore di carburante per quello che sembrava un normale rifornimento.
La macchina era occupata dai due fratelli montenegrini. Dopo aver fatto il pieno all’autovettura, mostravano una certa reticenza al pagamento di quanto dovuto: a farne le spese purtroppo, è stata l’addetta 37enne del distributore, colpita duramente da uno dei due uomini. La donna è stata raggiunta da un violento pugno nello sterno, prima che i due rapinatori si mettessero in fuga sulla Statale 309 Romea in direzione Ferrara.
I Carabinieri sono stati allertati dalla chiamata al 112. La Centrale Operativa di Ravenna ha da subito coordinato le ricerche raccogliendo ogni elemento utile all’identificazione e all’inseguimento dei fuggitivi. Le ricerche sono state diramate su tutto il territorio al fine di intercettare i due uomini. Le pattuglie dell'Arma sono così riuscite ad indirizzare l’inseguimento nella corretta direzione grazie ad un eccellente scambio info-operativo.
Intuita la potenziale destinazione della fuga, la Centrale Operativa bizantina ha preavvisato di quanto accaduto, e dunque dei possibili risvolti, l’omologo reparto del Comando Provinciale di Ferrara: la scelta è stata vincente. Poco dopo infatti, il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Comacchio, a Porto Garibaldi, hanno bloccato i banditi.
Dopo un breve inseguimento nel territorio di competenza, l’Arma del luogo, è riuscita a raggiungere e fermare i rapinatori. La donna vittima della violenza fortunatamente non ha riportato ulteriori lesioni mentre i montenegrini, detenuti in camera di sicurezza, saranno accompagnati dinanzi all’Autorità Giudiziaria per rispondere del reato di rapina impropria.
