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Cronaca Faenza

Rapina alla "Romagna Giochi", indagini lampo dei Carabinieri: 4 arresti

L'episodio si è consumato nel cuore della nottata tra giovedì e venerdì. In quattro sono finiti in manette

Indagini lampo dei Carabinieri della Compagnia di Faenza, al comando del capitano Cristiano Marella, che in poco più di 24 ore hanno assicurato alla giustizia i responsabili della rapina commessa nel piazzale della "Romagna Giochi", in via De Crescenzi, nel corso della quale è rimasto ferito un metronotte. Si tratta di quattro giovani romeni, tra i 24 ed i 25 anni, attualmente in carcere a Ravenna a disposizione del sostituto procuratore Cristina D'Aniello, che ha coordinato le indagini insieme al procuratore capo Alessandro Mancini.

LA RAPINA - L'episodio si è consumato nel cuore della nottata tra giovedì e venerdì. Monitorando le telecamere di videosorveglianza, il metronotte, dipendente della Coop Service, si è accorto della presenza di almeno tre individui, col volto travisato, che stavano prendendo di mira i furgoni dell'azienda. Per entrare i banditi avevano forzato la recinzione. All'interno dei mezzi vi erano videogiochi e slot machine. A quel punto l'addetto alla sicurezza, 50enne, è entrato in azione, allertando contemporaneamente le forze dell'ordine: raggiunto il piazzale è stato aggredito con un oggetto atto allo scasso, ferendolo ad un braccio e al costato. La guardia giurata, pistola alla mano secondo le procedure, ha sparato due colpi d'arma da fuoco in aria, che hanno colpito uno dei malviventi ad un braccio ed ad una gamba. I malviventi sono riusciti a dileguarsi con un bottino di un migliaio di euro in monete dalle macchinette scassinate che si trovavano all'interno dei furgoni.

LE INDAGINI - Le indagini sono state svolte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia manfreda, del Reparto Operativo, e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Bologna con il supporto dei colleghi del Commissariato di Polizia di Faenza e degli uomini della Scientifica, che hanno proceduto ai rilievi di legge. Gli investigatori, ascoltando anche i dipendenti dell'azienda, hanno appurato che due di essi erano stati seguiti alcune ore prima dell'assalto da una "Mercedes". Dopo essersi fermati in un bar, in via precauzionale avevano preso nota del numero di targa. E' così stato scoperto che la vettura era intestata ad una donna di nazionalità romena, residente nel Bolognese. Attraverso le telecamere di videosorveglianza, sono emersi alcuni transiti della "Mercedes" lungo la via Emilia tra Faenza e Imola, uno dei quali poco dopo il colpo.

LA BANDA - Gli appostamenti successivi hanno consentito di individuare subito uno degli autori della rapina, grazie al ritrovamento della "Mercedes", nei pressi di un condominio nel centro di Bologna: era quello rimasto ferito dai colpi esplosi dalla guardia giurata. L'individuo è stato fermato mentre si accingeva ad uscire con la fidanzata. Nella sua abitazione sono stati rinvenuti gli abiti insanguinati, che indossava al momento dell'azione, attrezzi da scasso e mille euro in contanti. Dalle frequentazioni di quest'ultimo gli uomini dell'Arma sono riusciti a risalire al secondo autore, arrestato sul luogo di lavoro.

Nel cofano motore della sua Audi sono stati trovati ben occultati attrezzi da scasso. In casa aveva altri arnesi del mestiere e monetine. Il terzo componente della banda è stato individuato a San Lazzaro. Con lui vi era un connazionale ricercato per reati contro il patrimonio, poichè deve scontare due anni e tre mesi di reclusione. L'ultimo individuo è stato arrestato mentre si trovava in compagnia di una connazionale: dalle successive perquisizioni sono spuntate altre monete. Sono in corso le indagini per individuare un quinto componente della banda.

IL COMMENTO DELLA LEGA - Dal segretario nazionale della Lega, Jacopo Morrone, "un plauso e la nostra gratitudine alla Compagnia dei Carabinieri di Faenza e in particolare al Comandante, Cristiano Marella per lo straordinario risultato ottenuto. E’ un esempio lampante dell’ottima professionalità e preparazione delle Forze dell’Ordine a cui va tutto il nostro sostegno. Non è semplice ottenere risultati così importanti e in meno di 36 ore. E' stata una operazione che ha evidenziato il coordinamento e il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Faenza insieme al Nucleo Operativo e Radiomobile di Bologna. Infine possiamo solo ringraziare chi giornalmente è impegnato nel proprio lavoro mettendo a repentaglio la propria vita per garantire la sicurezza dei cittadini”.

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