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Cronaca

Rapinava banche in tutto il ravennate insieme al "rapinatore col parrucchino": in manette

All'atto della notifica di provvedimento, l'uomo si trovava già agli arresti domiciliari, dal momento che lo scorso 8 maggio era stato messo ai domiciliari per altre quattro rapine

Nelle prime ore di giovedì mattina i Carabinieri del nucleo investigativo di Ravenna - al termine dell'attività di indagine su una serie di rapine perpetrate a istituti di credito di Ravenna, Ferrara e Verona tra marzo 2016 e luglio 2017 - hanno notificato a un 50enne lughese l'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Ravenna Antonella Guidomei, su richiesta del Pm Monica Gargiulo. L'uomo è ritenuto responsabile, in concorso con quello che è meglio noto come "il rapinatore col parrucchino" (arrestato ad agosto 2017), della rapina a mano armata perpetrata alla Carife di Argenta il 10 giugno 2016, che aveva fruttato un misero bottino di 500 euro ai malviventi poichè gran parte del denaro rubato era stato perso dai rapinatori durante la fuga.

L'attività investigativa aveva già consentito di individuare il "rapinatore col parrucchino", con più di 60 colpi all'attivo tra i quali anche quello dell'11 agosto 2016 alla Cassa di Risparmio di Ravenna a Santo Stefano, nel quale erano stati sottratti oltre 90mila euro. All'atto della notifica di provvedimento, il 50enne lughese si trovava già agli arresti domiciliari, dal momento che lo scorso 8 maggio era stato messo ai domiciliari per altre quattro rapine che sarebbero state commesse insieme al collega tra il 2016 e il 2017 (il 29 marzo 2016 all'Unicredit di Ravenna, l'11 agosto 2016 a Santo Stefano, il 6 febbraio 2017 alla Cassa dei risparmi di Forlì e della Romagna di Santerno e il 7 luglio 2017 all'agenzia di San Pietro in Vincoli della Cassa di risparmio di Ravenna).

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