rotate-mobile
Cronaca Faenza

La fine di un incubo: arrestato il presunto rapinatore seriale delle Poste, 5 colpi in 5 mesi

Gli impiegati dell'ufficio postale ormai vivevano nella paura che, da un momento all'altro, il rapinatore seriale potesse tornare e colpire di nuovo

Gli impiegati dell'ufficio postale ormai vivevano nella paura che, da un momento all'altro, il rapinatore seriale potesse tornare e colpire di nuovo. Per loro, dunque, rappresenta la fine di un incubo l'arresto del 45enne pugliese, incensurato e residente da anni con la famiglia a Castelbolognese, effettuato lunedì mattina dalla Polizia di Faenza e dalla Squadra mobile.

Arrestato il rapinatore seriale delle poste (foto Massimo Argnani)

L'uomo, infatti, è ritenuto responsabile di aver compiuto, tra il novembre 2017 e l'aprile 2018, ben cinque rapine a mano armata nel comprensorio faentino: quattro ai danni dell'ufficio postale di via Azzurrini - la prima il 16 novembre 2017 con un bottino di 700 euro, poi il 13 marzo e il 28 marzo con una refurtiva rispettivamente di 900 e 700 euro e infine il 24 aprile, quando era riuscito a sgraffignare 500 euro - mentre l'ultima il 26 aprile al supermercato del centro commerciale di Borgo Durbecco con un bottino più consistente di circa 2290 euro. Durante le rapine si sarebbe presentato sempre travisato o semi-travisato grazie all'uso di sciarpe e cappelli, impugnando una pistola poi risultata essere da soft air e riconosciuta anche grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza esaminati dalla Polizia scientifica.

Un risultato importante, visto che la lunga serie di rapine in una piccola cittadina come Faenza aveva creato un notevole allarme sociale, così come aveva creato il panico negli stessi impiegati dell'ufficio postale - molto frequentato e con qualche carenza in termini di sicurezza. Il rapinatore è stato notato dai poliziotti del Commissariato muoversi in maniera sospetta vicino a una delle casse del supermercato del centro commerciale di Borgo Durbecco (lo stesso dove aveva messo a segno l'ultima rapina). Gli agenti, una volta uscito dal supermercato, lo hanno quindi fermato e perquisito, per poi spostarsi nell'abitazione dell'uomo di Castelbolognese dove avrebbero trovato numerosi elementi tali da attribuire a lui le cinque rapine: tra questi un giubbotto e un paio di scarpe compatibili con quelli indossati dall'autore di almeno due delle rapine e la scatola della pistola, compatibile con quella utilizzata dal rapinatore, che il 45enne avrebbe dichiarato di aver acquistato per il figlio di tre anni, senza però riuscire a spiegare perchè l'arma non si trovasse tra i giochi del bambino.

L'attività investigativa ha dovuto accelerare in quanto, durante un'attività di monitoraggio dell'abitazione dell'uomo, i poliziotti si sono accorti che il cartello "Vendesi" posto sulla parete della casa era sparito: l'abitazione, infatti, era stata venduta e l'uomo sarebbe stato intenzionato a trasferirsi all'estero con la famiglia, come ha spiegato lui stesso agli inquirenti. A quel punto, visto il pericolo di fuga, il pubblico ministero Angela Scorza ha emesso un fermo di indiziato di delitto per la commissione di cinque rapine, con l'aggravante di averle commesse travisato e armato. Lunedì, quindi, non appena uscito di casa l'uomo è stato arrestato e portato in carcere a Ravenna.

8-75-4

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La fine di un incubo: arrestato il presunto rapinatore seriale delle Poste, 5 colpi in 5 mesi

RavennaToday è in caricamento