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Cronaca Faenza

Faenza, rapine in serie: El Bakori tace davanti al giudice. Resta in carcere

L’ipotesi di reato originaria di “rapina aggravata e lesioni personali ai danni di anziana” contestata in fase di arresto dai militari dell’arma ed avallata dal pubblico ministero Antonio Vincenzo Bartolozzi, è stata condivisa anche dal giudice del tribunale di Ravenna, Antonella Guidomei

Si è avvalso della facoltà di non rispondere Mourad El Bakori, il 32enne marocchino arrestato dai carabinieri della stazione di Faenza Borgo Urbecco sabato mattina dopo pochi minuti dalla rapina ai danni di una 66enne. La vittima a causa del violento “strappo” della borsa aveva riportato una contusione al braccio giudicata guaribile dai medici del pronto soccorso di faenza con sette giorni di prognosi. L’ipotesi di reato originaria di “rapina aggravata e lesioni personali ai danni di anziana” contestata in fase di arresto dai militari dell’arma ed avallata dal pubblico ministero Antonio Vincenzo Bartolozzi, è stata condivisa anche dal giudice del tribunale di Ravenna, Antonella Guidomei, che lunedì mattina ha convalidato l’intera attività degli investigatori.

Il giudice infatti ha tenuto conto della violenza esercitata dal 32enne per vincere la resistenza della 66enne che aveva tentato di trattenere la borsa per impedire al suo aggressore di impossessarsene, rischiando anche di cadere dalla bicicletta e di farsi ancora più male. L’indagato, in sede di interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere e dopo la convalida è rimasto in carcere così come aveva chiesto il pubblico ministero.

Il gip ha osservato che “sussiste il pericolo concreto che El Bakori possa commettere altri delitti della stessa specie”  visto che il suo modo di agire accertato sabato mattina, quando aveva aggredito l’anziana in bicicletta, ha sciato chiaramente intendere che non si è trattato di un fatto occasionale bensì “frutto di un piano congegnato a colpire persone indifese, segno di una spiccata pericolosità”.

I carabinieri di faenza, hanno già prodotto all’autorità giudiziaria una copiosa informativa di reati che attiene l’esito dell’indagine avviata nel mese di agosto 2015 proprio per individuare l’autore “seriale” di numerosi furti con strappo e rapine a passanti, anche a mano armata di coltello, consumate negli ultimi a mesi a Faenza in ore notturne e spesso ai danni di persone anziane vittime di lesioni personali ma soprattutto di uno shock psicologico.

L’auspicio degli investigatori è che con l’arresto di sabato mattina si possa aver messo fine ad una vera e propria “caccia all’uomo” nei confronti del rapinatore  “solitario” che nel capoluogo manfredo si è reso protagonista di questa preoccupante escalation delinquenziale. “Qualora qualcuno in passato sia rimasto vittima di fatti analoghi senza averli denunciati e dovesse riconoscere il 32enne arrestato, la cui foto è stata pubblicata sui mass media,  è invitato a rivolgersi quanto prima alla Compagnia Carabinieri di via Giuliano Da Maiano”, è l'invito dell'Arma.

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