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Cronaca

Raul Gardini, vent'anni fa la morte: "Il ricordo è ancora vivo"

Nella ricorrenza del ventesimo anniversario della scomparso di Raul Gardini il vicesindaco di Ravenna Giannantonio Mngozzi ha inviato una lettera nella quale ricorda "il suo amore per Ravenna"

Nella ricorrenza del ventesimo anniversario della scomparso di Raul Gardini il vicesindaco di Ravenna Giannantonio Mngozzi ha inviato una lettera nella quale ricorda "il suo amore per Ravenna, considerata come una città che si riscatta e che alla sua storia millenaria Gardini voleva affiancare un protagonismo economico e industriale formidabile". Quindi sottolinea: "Sono convinto che l’Ateneo di Bologna al quale spetta l’iter istituzionale,  vorrà accogliere la mia proposta al più presto di intitolargli un’aula di studio o un laboratorio".

“Carissima Idina, cari Eleonora, Maria Speranza e Ivan, in questi giorni mi capita spesso di incontrare ravennati in strada o in piazza che desiderano scambiare un pensiero o una battuta su Raul Gardini - esordisce il vicesindaco -.  Questione di un attimo, ma in quell’attimo si sentono quasi rinfrancati per il bisogno di dire a qualcuno che il ricordo è vivo, non teme l’usura e lo conservano con rispetto. Quella sensibilità è molto diffusa, e vi posso assicurare che rappresenta orami un tratto distintivo della Ravenna ‘città di Gardini’ conosciuta in Italia e nel mondo".

"In questi vent’anni la storia di Raul ha contribuito ad alimentare interrogativi leciti, dubbi giornalistici e perfino qualche improbabile confessione di ex pm che lasciano il tempo che trovano: non è questo che oggi ci interessa - aggiunge Mingozzi -. L’aspetto sul quale nessuno potrà mai porre dubbi interpretativi è il suo amore per Ravenna, considerata come una città che si riscatta e che alla sua storia millenaria Gardini voleva affiancare un protagonismo economico e industriale formidabile. Quella Ravenna gli deve molto, comunque siano andate le cose e comunque stiano oggi, e quella Ravenna quando pensa a Gardini  ne trae un aiuto non di ambizione ma di orgoglio sincero".

"Sono convinto che l’Ateneo di Bologna al quale spetta l’iter istituzionale,  vorrà accogliere la mia proposta al più presto di intitolargli un’aula di studio o un laboratorio - prosegue il vicesindaco -. Ma ancora di più è il popolo che, in questa ricorrenza, ha l’occasione di rivolgere un pensiero ad un concittadino che alla appartenenza ravennate ha dedicato cuore, idee e passione. Valori dei quali oggi abbiamo sempre più bisogno per uscire dalla crisi che ci attanaglia".

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