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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Ravenna ha celebrato l'anniversario della Liberazione: "Tramandare la memoria"

In otto minuti il racconto di una giornata, il 4 dicembre 1944, che ha cambiato la storia di Ravenna e non solo, attraverso immagini e riprese di quella stessa giornata e di altre che a quel momento, la Liberazione di Ravenna dal nazifascismo, fanno idealmente e storicamente riferimento

In otto minuti il racconto di una giornata, il 4 dicembre 1944, che ha cambiato la storia di Ravenna e non solo, attraverso immagini e riprese di quella stessa giornata e di altre che a quel momento, la Liberazione di Ravenna dal nazifascismo, fanno idealmente e storicamente riferimento. Lo ha proposto venerdì  mattina nella sala preconsiliare del municipio l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e provincia.

Il direttore Giuseppe Masetti, introducendo la proiezione, ha spiegato come, nella preparazione di questo video, l’Istituto abbia pensato come spettatori ideali “ai ragazzi di quindici anni, che devono essere messi nella condizione di sapere, attraverso una comunicazione che in pochi minuti trasmetta loro fatti e concetti essenziali, per poi fare in piena autonomia e libertà ulteriori approfondimenti e riflessioni, che 71 anni fa a Ravenna è accaduto un fatto unico ed eccezionale in tutto il panorama italiano, dal quale non si può prescindere per capire la storia e l’identità stessa della città”.

La proiezione del video è stata preceduta dalla cerimonia di deposizione di corone e omaggio alla lapide dei Caduti della Seconda Guerra Mondiale in piazza del Popolo, accompagnata dall’esibizione della banda cittadina, alla presenza del picchetto d’onore e militare, di rappresentati delle autorità civili e militari, di associazioni combattentistiche e d’arma, partigiani, cittadini.

Dopo la proiezione del documento si sono svolti, sempre nella sala preconsiliare del municipio, gli interventi della presidente del consiglio comunale Livia Molducci, di Matteo Pezzani in rappresentanza dell’Anpi provinciale e del sindaco Fabrizio Matteucci. Ognuno ha sviluppato riflessioni diverse sul 4 dicembre, su ciò che ha significato per chi lo ha vissuto, per chi è venuto dopo, sul futuro.

La presidente del consiglio comunale Livia Molducci ha tra l’altro ricordato quanto sia “importante incontrarsi qui oggi, nel luogo del governo della città riconquistato quel 4 dicembre da quegli uomini e quelle donne di Ravenna a cui rinnoviamo il nostro sincero ringraziamento e la nostra ammirazione per il forte senso di responsabilità che ebbero verso i loro concittadini e la loro città: la loro lotta fu un gesto di amore per la libertà e per la propria terra”.

Matteo Pezzani dell’Anpi ha posto tra l’altro l’accento sull’importanza del dialogo tra generazioni affinché si serbi la memoria di quanto accaduto: “Se non diffondiamo i valori della Resistenza, le parole e le gesta dei partigiani verranno dimenticate. E l'ignoranza è un male terribile, perché non solo porta alla cancellazione della nostra memoria collettiva, ma consente anche, a chi vuole, di riscriverla: omettendo certi fatti, stravolgendo la verità e creando dei falsi miti”.

Infine, nel suo intervento, il sindaco Fabrizio Matteucci ha tra l’altro sottolineato che “chi ricopre un incarico nelle Istituzioni ha il dovere di tramandare questa memoria. Ed è molto importante il modo in cui lo facciamo: senza forzature enfatiche, ma cercando di rispettare la verità dei fatti. Per questo il Comune di Ravenna ha intrapreso un percorso che unisce il ricordo alla riflessione storica e che non si esaurisce oggi.

Ecco allora il senso che deve avere questa giornata: promuovere in primo luogo la conoscenza e la riflessione per evitare gli errori del passato, perché come diceva un grandissimo italiano, Primo Levi: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”.

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