Giardini Speyer, diffida al sindaco da Bazzocchi (LpRa) : "Immobilismo in zona"
L'esponente della lista civica riporta l'esperienza della titolare di un negozio di frutta verdura, la quale è stata minacciata da alcuni giovani magrebini che si sono rifiutati di pagare la merce presa dai bancali
Ancora un episodio di microcriminalità nella zona dei Giardini Speyer di Ravenna. A segnalarlo il capogruppo consigliare zona Darsena di Lista per Ravenna, Giulio Bazzocchi. L'esponente della lista civica riporta l'esperienza della titolare di un negozio di frutta verdura, la quale è stata minacciata da alcuni giovani magrebini che si sono rifiutati di pagare la merce presa dai bancali: "Questi atteggiamenti sono stati segnalati dal sottoscritto in diverse occasioni via mail alle forze dell’ordine, ma la situazione non è cambiata", sottolinea Bazzocchi.
"Questi individui continuano ad essere i padroni della zona - evidenzia l'esponente della lista civica -. La signora ha anche subito danni alle strutture (vetrate), che seppure con l’aiuto dell’assicurazione, ha dovuto ripagarsi". Bazzocchi chiede al sindaco Fabrizio Matteucci "come deterrente e supporto sul posto al pronto intervento, un presidio della Polizia Municipale, da attuare a partire dal mese di aprile 2014, per un periodo di 6 mesi, anche in previsione e a memoria dei disastri dei mesi primaverili/estivi, occorsi negli anni scorsi; il Presidio può essere formato anche da altri appartenenti alle forze dell’ordine, con modalità da concordarsi presso il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza".
"Nel frattempo - prosegue il consigliere territoriale - è possibile istituire un controllo continuato di una pattuglia a piedi, con modalità da concordare, in base alle esigenze di servizio del Corpo della Polizia Municipale di Ravenna, con modalità da concordarsi presso il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza a supporto delle forze dell’ordine e da deterrente alla situazione attuale".
Bazzocchi diffida "il responsabile del procedimento, in qualità di Responsabile del territorio e componente del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, a compiere l’atto del suo ufficio o ad esporre le ragioni del ritardo entro il termine di 30 giorni dalla ricezione della presente richiesta, con l’espresso avvertimento che, in difetto, sarà presentato un esposto alla competente autorità giudiziaria".