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Cronaca

Fa l'esame della patente al posto dell'amica: entrambe finiscono nei guai

Nei giorni scorsi una nigeriana di 35 anni, residente in città, si è presentata allo sportello della motorizzazione per prenotare l'esame, palesando notevoli problemi di comprensione della lingua italiana

Gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria della PolStrada di Ravenna, insieme al personale all'ufficio provinciale della Motorizzazione Civile, hanno sventato mercoledì mattina un tentativo di sostituzione di persona nella seduta di esami teorici a quiz informatici per il conseguimento della patente di guida. Nei giorni scorsi una nigeriana di 35 anni, residente in città, si è presentata allo sportello della motorizzazione per prenotare l'esame, palesando notevoli problemi di comprensione della lingua italiana.

Il funzionario ha fatto presente il fatto al direttore che ha allertato la Polstrada. Così mercoledì mattina, insieme agli altri candidati, vi era anche il personale di polizia in borghese che controllava ciò che accadeva all’interno della sala d’esami della Motorizzazione. Non è sfuggito al controllo degli agenti che il comportamento di colei che avrebbe dovuto essere la 35enne era connotato da forte nervosismo. Alla richiesta di identificazione che le rivolgeva il funzionario che presiedeva all’esame, la donna ha confermato di esser la 35enne, esibendo i veri documenti di questa.

Dopo avere preso posizione nella sala d’esami, ha chiesto al funzionario di potersi assentare per recarsi in bagno. Ma una volta fuori dall’aula, si è avvicinata velocemente alla porta d’uscita. Qui è stata fermata e identificata dagli agenti in borghese, dopo essersi qualificati. La stessa mostrava i veri documenti, risultando una 22enne di nazionalità nigeriana, in possesso anche dei documenti originali della connazionale che avrebbe dovuto sostenere l'esame.

Fuori dai locali della Motorizzazione nel frattempo è stata individuata anche la 35enne, che si era mantenuta a distanza per non essere identificata e lasciare che la sua complice, già in possesso di patente, sostenesse l’esame al suo posto. Entrambe sono state accompagnate negli uffici della Squadra di Polizia Giudiziaria della Stradale, dove sono state identificate attraverso il sistema in uso alla Polizia Scientifica.

Entrambe, risultate incensurate, sono state denunciate a piede libero per falsa indicazione ad un pubblico ufficiale sulla propria identità personale in concorso e tentativo di induzione in errore di un pubblico ufficiale al fine di fargli commettere un falso ideologico. Un fatto analogo venne scoperto, sempre dagli uomini della Squadra di Polizia Giudiziara della Polizia Stradale, lo scorso 5 giugno.

Questo lascia intuire come il fenomeno dell’acquisizione della patente di guida con mezzi fraudolenti sia radicato anche nella nostra città, dove tuttavia non è possibile sfuggire alle strette maglie di controllo conseguenti all’impulso all’attività di contrasto di tali reati fortemente voluta dal dirigente la Sezione, Caterina Luperto.

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