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Cronaca

"Ravenna non è più sicura, bisogna intervenire"

"Ormai è chiaro: Ravenna è terra di conquista… per i delinquenti. L’episodio di ieri pomeriggio in pieno centro ne è la testimonianza: i 30 individui che si sono fronteggiati con oggetti contundenti ad alto potere lesivo"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Ormai è chiaro: Ravenna è terra di conquista… per i delinquenti. L’episodio di ieri pomeriggio in pieno centro ne è la testimonianza: i 30 individui che si sono fronteggiati con oggetti contundenti ad alto potere lesivo, mattoni, coltelli da cucina, mazze ferrate, bottiglie di vetro, non erano davanti ad un bar o ad un bazar in preda a crisi da ubriacatura, magari discutendo per una ragazza ma si sono dati appuntamento, in un luogo ben preciso per una resa dei conti, magari per la spartizione del territorio. A seguito dell’arrivo della volante, gli individui prima si sono coalizzati contro gli agenti della Polizia, poi sono scappati verso Via Barbiani, lasciandosi dietro la scia delle armi e rovesciando bici e quant’altro potesse impedire alle forze dell’ordine di inseguirli. Risultato: solo uno catturato. I soggetti sono immancabilmente magrebini, magari nullafacenti, in giro a delinquere, liberi di farlo, magari con regolare permesso di soggiorno, in attesa di lavoro, magari per motivi umanitari. Il che fa concludere che anche una volta arrestati, foto segnalati, dopo qualche ora possono essere lasciati liberi, magari perché nel frattempo qualcuno si è pure sposato e magari se clandestino non si può toccare. Ma non è finita qui, nel tranquillo caos di Ravenna del 1° settembre. Vengo contattato ieri sera da alcuni cittadini che si trovavano nei pressi della stazione, intorno alle 21,30, nei pressi della gelateria Nuovo Mondo, hanno visto la Polizia di Stato rincorrere tre persone mentre fuggivano: hanno saputo poi che un quarto è stato catturato dagli agenti nascosto all'interno del bagno della gelateria ed armato di un coltello da cucina con lama da 20 cm.

Le ragazze addette alla vendita dei gelati erano terrorizzate e nascoste sotto al bancone. Siamo a Ravenna. Alcune considerazioni. Sono oramai tanti gli episodi che, a cadenza continua, minano la sicurezza della nostra città: spaccio diffuso, risse, degrado generale. Gli extracomunitari sono un problema (non è razzismo), quegli extracomunitari che, specie nordafricani, girano liberamente per Ravenna, nullafacenti, delinquenti: oggi alle 18,00, Giaradini Speyer, stesse facce, stessi traffici, un esempio. Le leggi italiane non tutelano le Forze dell'Ordine e non danno compimento alle azioni di polizia, i permessi di soggiorno, gli ultimi, concessi per motivi umanitari senza curarsi di chi ci si metteva in casa, hanno fatto traboccare il vaso. E per questi signori che entrano nel nostro territorio, nelle nostre regioni, nelle nostre province, nei nostri comuni, anche vitto, sanità gratis. Perché dobbiamo essere la pattumiera d'Europa e accogliere tutti senza senso? Penso che Voi, che avete la responsabilità prima del territorio, Voi Signor Sindaco e Signor Prefetto dobbiate iniziare a saper dire basta. Un basta che vale per il bene dei cittadini, delle persone oneste, che da oggi non sono nemmeno più sicure di potere fare un giro in centro e che avranno paura, così come hanno paura di girare di sera per il centro, per i Giardini Speyer, per il quartiere S. Agata, per Piazza San Francesco, Darsena, per Ravenna. Se non arriverà una voce decisa da parte da chi ha la responsabilità della sicurezza, dai politici locali, a chi può intervenire per liberarci da quella che sta diventando una schiavitù, allora sarà sempre peggio.

E non servirà a nulla negare l'evidenza: Ravenna ha bisogno di un'azione incisiva, concreta, definitiva, che le restituisca tranquillità. Certe leggi vanno cambiate, le decisioni del Governo, qualsiasi Governo di qualsiasi colore verrà, vanno cambiate. Inoltre, la magistratura non può sostituirsi al legislatore, non può smontare buone leggi che tutelano i cittadini onesti, che tutelano il lavoro delle Forze dell'Ordine, che tutelano il lavoro degli amministratori onesti e dare l'effettiva possibilità ai disonesti di girovagare liberamente per la penisola, per le regioni, magari con più fogli di via a carico, senza la possibilità di potere torcere loro un capello. Ma solo da chi vive ogni giorno sul territorio può venire un impulso perché i politici capiscano che la situazione va cambiata. Non aspettiamo che siano le persone oneste a farsi giustizia da sole. Chiedo al Prefetto e al Sindaco che convochino d’urgenza il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, che i politici dei partiti che sono al Governo nazionale facciano di tutto per far presente la situazione e perché vengano concessi uomini e mezzi alla Questura, ai Carabinieri. I politici tutti, con rappresentanti in regione, in Parlamento devono muoversi, perché le leggi vengano adattate alle emergenze che Ravenna sta fronteggiando e che dovrà fronteggiare. La Polizia Municipale venga riorganizzata ed addestrata, attrezzata perché possa presidiare il territorio ed essere di supporto operativo alle altre Forze dell’Ordine. Ma soprattutto si inizi a pensare ad azioni legislative mirate, con interventi d’urgenza ad hoc per il nostro territorio. Il Sindaco faccia il Sindaco e non il sindacalista, utilizzi i poteri concessigli dai Decreti Ministeriali e intervenga con forza perché non sia più che individui che poi si rivelano potenziali delinquenti-regolari posino piede sul territorio comunale, l’Assessore alla Sicurezza alzi la voce. Serve uno sforzo congiunto di tutti, perché Ravenna non è più una città sicura!

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