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Cronaca

Ravenna piange il cardinal Tonini: "Ha costruito ponti per il futuro"

Questo pomeriggio, in apertura della seduta del Consiglio comunale è stata commemorata la figura del cardinale Ersilio Tonini, scomparso ieri. E' stato osservato un minuto di silenzio.

Lunedì pomeriggio, in apertura della seduta del Consiglio comunale è stata commemorata la figura del cardinale Ersilio Tonini, scomparso domenica. E’ stato osservato un minuto di silenzio. Dopo il discorso del sindaco Fabrizio Matteucci, è intervenuta la presidente del Consiglio Livia Molducci. Saranno celebrati martedì alle 10 in Duomo i funerali del cardinal Ersilio Tonini. Il via libera del Vaticano è arrivato nel pomeriggio, mentre fino alle 22 resta aperta la camera ardente allestita nella chiesa maggiore dell'opera ''Santa Teresa del Bambin Gesù'' di Ravenna. Non e' ancora noto il nome del porporato che presiederà la cerimonia funebre.

“Il Cardinale ha vissuto a Ravenna dal dicembre 1975, prima come Arcivescovo, poi come “pensionato”, come Lui stesso amava definirsi; - ricorda Molducci - la sua cattedra, da Vescovo e da Cardinale, da sempre è stata l'Opera S.Teresa, dove ha vissuto insieme agli anziani, ai diversamente abili, ai bimbi in difficoltà. In questi anni ha vissuto i momenti lieti e tristi della comunità romagnola, gli anni difficili nei quali si sono alternate situazioni di tristezza, di difficoltà, di inquietudine e sempre ha saputo indicare a tutti, credenti, non credenti, diversamente credenti un tessuto comune di valori. Il suo grido per una società più giusta, più avanzata, più umana per la tragedia della Mecnavi, le sue provocazioni, le sue riflessioni sulla fecondazione assistita e sui tanti temi che scuotono la coscienza degli uomini e delle donne, sono state intransigenti ma mai integraliste, perché hanno saputo parlare a tutti e anche unire uomini e donne di diverse fedi".

"Forse il merito più grande di questo Vescovo, giunto a Ravenna in condizioni particolari - ha detto ancora Livia Molducci - è stato quello di farsi "educare" dai ravennati: prima ha ascoltato, ha cercato di capire, ha condiviso, anche con gli ultimi, si è compromesso, anche ospitando, contro il parere di tanti, nel Palazzo Arcivescovile i suoi ragazzi tossicodipendenti, ha consegnato se stesso all'intera comunità, con coraggio e generosità. Ha capito che per essere "guida del gregge", bisognava uscire dal recinto, essere un riferimento non solo per la comunità cristiana, raccolta attorno all'Eucarestia, ma per tutta la comunità, raccolta attorno alle istituzioni e nel confronto giornaliero con le difficoltà e le miserie dell'umanità. Ha testimoniato una unità forte tra vita e valori, una armonia tra umano e soprannaturale, uno sforzo per continuare a cercare, nelle storie e tradizioni diverse della nostra gente, ma anche della nuova gente di Romagna, gli immigrati, gli stranieri, i valori condivisibili. Una Chiesa, la sua, che da una parte ha annunciato il Vangelo, ma che dall'altra non ha mai rifiutato il confronto con le altre culture, con i grandi temi del presente e del futuro, una Chiesa la sua che è stata dentro con entusiasmo nella città dell'uomo, ed a questa ha dato tanto perché è lì che deve crescere la dignità, la libertà ed il rispetto per ogni uomo"".

Anche i consiglieri si sono uniti alle parole di commiato. Matteo Cavicchioli del Pd  ha sottolineato di Tonini “la forza che trasmetteva, l’energia che spirgionava grazie alla fede, per esprimere la sua bontà verso tutte le persone”. Paolo Guerra della Lega ha evidenziato la sua straordinaria capacità di comunicare a parole, ma attraverso il cuore, che lo ha portato anche grazie ai media a essere amato da tutti. Pietro Vandini del Mov5stelle ha detto di essersi reso conto di quanto il suo modo di essere e di fare fosse diverso dagli stereotipi della Chiesa affermando tuttavia di essersi aspettato da lui una voce diversa, “oltre la linea” sui temi etici, e una sua uscita sulla questione Galletti Abbiosi. Sarah Ricci di Sel ha sottolineato l’impegno civico espresso soprattutto in occasione della tragedia della Mecanavi. Nereo Foschini del Pdl ha esortato a ricordare la sua figura di uomo di chiesa e della sua capacità di avere svolto questo ruolo “con il cuore semplice” dando e richiamando amore e fratellanza. Per Davide Buonocore dell’Idv “Ravenna ha perso una persona di cultura la cui mancanza di farà sentire a cristiani e non per il suo messaggio di fratellanza e concordia”. Sirio Stampa di Lista per Ravenna ha voluto esprimere un ringraziamento “per il bene che Tonini ha fatto a tutti noi e alla città”.


LE PAROLE DI MATTEUCCI  - “Il Cardinal Tonini  ha abbattuto antichi muri e costruito ponti per il futuro”. In apertura del Consiglio comunale di oggi pomeriggio, il Sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci ha ricordato il Cardinal Ersilio Tonini.
“L’amore del Cardinal Tonini per Ravenna è stato ben riposto: l’afflusso  di ravennati in corso in queste ore alla camera ardente allestita presso  l’Opera di Santa Teresa è enorme. L’Opera di Santa Teresa è stata una delle grandi passioni del Cardinal Tonini. Tutti siamo molto colpiti dalla sua scomparsa: il  Cardinal Tonini  è una delle personalità che ha contribuito maggiormente  ad abbattere antichi muri che separavano le persone di buona volontà  e a costruire ponti di fraternità, ponti di solidarietà, ponti di pace. Ho avuto la fortuna di conoscere questo uomo  minuto e mite, ma forte come una quercia e  ricco di un energia spirituale impetuosa come pochi, alcuni decenni fa".

"Per molti ravennati  il Cardinal Tonini è  stato come un padre affettuoso e severo. Per me è stato un punto di riferimento  prezioso in molti momenti, quelli belli e quelli  più difficili per la nostra comunità. Ricordiamo la sua voce rotta, quasi un grido dalle viscere della terra,  pronunciare in Duomo parole durissime contro la logica del profitto senza regole durante i funerali delle 13 vittime della Mecnavi. Ricordiamo  la sua denuncia veemente del  ricatto perpetrato nei confronti dei giovani affamati di lavoro. Ricordiamo il suo impegno per la nascita del Ceis a Ravenna e  per la Casa dei malati di Aids".

"Ricordiamo il suo ruolo fondamentale  per la visita in Romagna  di uno dei Papi più amati della storia della Chiesa: Papa  Wojtyla. ‘Ravenna vuol bene ai preti che fanno del bene’: il Cardinal Tonini ripeteva spesso questa frase quando raccontava il momento in cui Papa Paolo VI gli aveva comunicato la decisione di nominarlo alla guida della Diocesi di Ravenna e Cervia. Quando lo avevi di fronte la sensazione era quella di avere davanti  la Chiesa nella sua totalità e complessità: una Chiesa animata da una  solida dottrina, da convinzioni profonde e radicate ma aperta a tutti, anche a chi la incontrava provenendo da percorsi molto diversi".

"L'ho visto domenica mattina. E sono andato alla Camera ardente per un saluto:  anche adesso  la sua figura minuta  riesce a trasmettere  una straordinaria forza. Tutto quello che ha seminato resterà con noi. Le radici di questa sua energia si sono nutrite nel corso della sua lunga vita di una profonda fede religiosa e di un altrettanto grande amore per la vita e per gli altri, fino a farne uno degli esponenti più prestigiosi ed amati  della Chiesa. ‘L’importante – ha detto una volta il Cardinal Tonini – è trovare il bene, che esiste ed è grande, anche nelle creature che sembrano essere nemiche’. Il Cardinal Tonini aveva la capacità di vedere la bellezza nella persone. Grazie a questa capacità era riuscito a trovare le chiavi per aprire la porta del cuore di molti di noi. Per parecchi  anni è stato custode e voce della dottrina della  Chiesa su temi cruciali, tanto intransigente nella difesa di quella dottrina quanto accogliente con tutti e con tutte le opinioni, anche le più distanti" ha detto ancora il primo cittadino.

"Un leader carismatico  della spiritualità cattolica profondamente immersa  nella realtà. Nella sua opera di evangelizzazione e promozione umana la dottrina della Chiesa camminava tenendo per mano il valore irrinunciabile della dignità di ogni essere umano, a partire dagli ultimi. Una guida per i cattolici, un punto di riferimento per tutti. Non è  azzardato l’accostamento fatto in queste ore fra l’opera del Cardinal Tonini e alcuni tratti del nuovo pontificato di Papa Francesco. A causa delle sue condizioni di salute, non abbiamo avuto la possibilità di confrontarci sui primi mesi del nuovo Papa, ma sono sicuro che ne avrebbe apprezzato i tratti fondamentali.  Ho seguito  in televisione  gli eventi della Giornata Mondiale della Gioventù di Rio e gli interventi di Papa Francesco" ha detto Matteucci.

"Anche il Cardinal Tonini - ha concluso il sindaco - amava moltissimo parlare e stare con i giovani,  li definiva ‘i tesori della nostra ricchezza’.  E per avere un dialogo con essi  non ha esitato ad andare ad incontrarli nei loro luoghi. Se le mie parole trasmettono affetto oltre alla  stima che io nutrivo nei suoi confronti ne sono felice. Fra la comunità ravennate e il  Cardinal Tonini c’era un legame speciale. La sua opera e il suo pensiero, nutriti di una vastissima cultura vanno però molto oltre i confini della nostra città  e del nostro paese. Tuttavia ha per noi un grande valore il suo rapporto  con Ravenna, di cui è cittadino onorario, dove ha scelto di vivere terminato il suo incarico di Arcivescovo. Nonostante 99 anni siano il termine di un ciclo naturale della vita, avvertiamo un vuoto. I  credenti cercheranno di riempirlo con le preghiere; tutti noi continuando ad attingere all’immenso bagaglio spirituale e ideale che ci ha lasciato in preziosa eredità”.

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