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Cronaca Faenza

Salta la reperibilità pediatrica, sindaci in polemica con l'Ausl

Appresa dalla Direzione sanitaria della ASL di Ravenna della difficoltà in cui versa Pediatria a causa della carenza di organico, sono intervenuti i sindaci di Faenza e Lugo, Giovanni Malpezzi e Raffaele Cortesi

Appresa dalla Direzione sanitaria della ASL di Ravenna della difficoltà in cui versa Pediatria a causa della carenza di organico, sono intervenuti i sindaci di Faenza e Lugo, Giovanni Malpezzi e Raffaele Cortesi: "Riteniamo  preoccupante la situazione che si è venuta a creare e inopportuna la conseguente decisione da parte della ASL di Ravenna di temporanea sospensione del servizio di reperibilità pediatrica presso i reparti di Pronto Soccorso degli Ospedali di Faenza e Lugo".

"Ciò che risulta poco comprensibile è la mancanza di programmazione aziendale che avrebbe dovuto prevedere anticipatamente eventuali criticità, e allo stesso tempo consentire di mettere in atto tempestivamente tutte le azioni necessarie per evitare che queste si aggravassero a tal punto. Chiediamo dunque l’impegno preciso da parte dell’ASL ad operare per l’accorciamento dei tempi previsti per espletare i concorsi, e per il superamento più rapido possibile di questa situazione di difficoltà" continuano i primi cittadini

"Ribadiamo inoltre - concludono - il nostro impegno ad essere vigili affinché questa contingenza non rappresenti l’occasione per un sostanziale ridimensionamento dei servizi pediatrici sul territorio, e anzi auspichiamo che questa possa trasformarsi in un ulteriore passaggio utile ad aprire un confronto all'interno della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria al fine di trovare soluzioni adeguate e definitive che rispondano al diritto alla salute e alla sicurezza delle famiglie e dei neonati".

Non si è fatta attendere la replica dell'Ausl di Ravenna: "La situazione di difficoltà creatasi in questi mesi, che ha portato ad avere uno scoperto in organico di circa il 25% dei posti dei medici di pediatria, non è certamente da imputare ad una mancata programmazione aziendale, tanto che l’Azienda non si è mossa adesso bandendo un concorso per la copertura dei posti, ma proprio alla luce della carenza generalizzata a reperire risorse di questo tipo sul mercato, ha espletato già nell’ottobre 2010 un concorso che ha portato all’assunzione di ruolo di 6 medici pediatri”.

“Successivamente – prosegue la nota dell’Ausl - nei primi mesi del  2011, a causa di lunghe assenze legate a malattia e maternità, si è proceduto nel mese di febbraio 2011 ad emanare un avviso per titoli che ha portato ad acquisire una unica disponibilità. Per queste ragioni l’Azienda ha cercato di reperire queste figure professionali,  anche attingendo, senza esito, alle graduatorie presenti nelle altre Aziende di area Vasta. Nel frattempo essendosi aggravata ulteriormente la carenza di organico per pensionamenti e mobilità, si è provveduto nel mese di giugno ad emanare un ulteriore avviso per titoli e acquisire graduatorie anche da Aziende extra Area Vasta. Anche in questo caso, le risorse acquisite si sono limitate a due presenze. Facciamo presente che il concorso, che è stato indetto nel mese di luglio, non poteva essere espletato prima dell’esaurimento  della graduatoria precedente, che obbliga l’Azienda ad acquisire le disponibilità di tutti i candidati presenti”.

“Questi – continua l’Ausl - sono stati i tempi che esplicitano la tempestività con cui si è mossa l’Azienda. Va inoltre considerato che i tempi di espletamento della procedura di concorso prevedono almeno cinque mesi dal suo inizio all’approvazione della graduatoria. Tutti questi lunghi passaggi tecnici, per ribadire la tempestività con cui l’Azienda ha cercato di far fronte alle criticità crescenti riscontrate. E, con altrettanta tempestività, alla luce dell’impossibilità di mantenere temporaneamente  l’attuale assetto organizzativo,e sino al ripristino di una dotazione adeguata, che l’Azienda ha provveduto a sospendere la funzione di consulenza pediatrica  notturna, nei Pronto Soccorso di Lugo e Faenza. Questo per garantire la piena operatività ai punti nascita degli stessi due presidi ospedalieri”.

“Per minimizzare ulteriormente  i disagi all’utenza, l’Azienda  ha provveduto a redigere accordi con le altre  Aziende Ausl limitrofe di Forli e Imola. In questo modo qualora si ravvisasse la necessità di una consulenza pediatrica urgente o di un ricovero notturno, le famiglie potranno scegliere anche sulla base di un criterio di prossimità, senza essere vincolati  alla scelta del presidio di Ravenna. Come si diceva, si è trattato di misure urgenti e temporanee, comunicate in tempo reale alle autonomie locali. Queste misure, di gestione,  più che di programmazione, sono suggerite dalla volontà di mantenere un servizio di qualità, e preservare le risorse professionali dell’equipe di pediatria che ha  dimostrato , pur in un momento di grande difficoltà, di garantire un servizio di grande qualità alla popolazione”.
 

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