Sabato  alle 9.30 verrà deposta una corona al monumento a G. Mazzini presso lo scalone comunale del municipio di Ravenna. La corona sarà apposta dall'Associazione Mazziniana Italiana per commemorare l'anniversario della Repubblica Romana. La mattinata proseguirà alle ore 10 presso l’aula magna della Casa Matha dove verrà presentata la mostra “Monumenti tricolori – Sculture celebrative del Risorgimento in Emilia Romagna”; in questa occasione saranno presenti: il Vicesindaco e Presidente della Fondazione Museo del Risorgimento Giannantonio Mingozzi, Orlando Piraccini ideatore e curatore della mostra e Giovanni Fanti che ha scritto le schede per i monumenti ravennati.

Seguirà l’inaugurazione della mostra presso il chiostro della Biblioteca Oriani in via C. Ricci. È questa l’occasione per ricordare che da 164 anni in Romagna si celebra il IX FEBBRAIO, anniversario dell’Assemblea Costituente che dichiarava decaduto il potere temporale dei papi e proclamava la Repubblica. In quell’anno, i patrioti italiani, tra cui numerosi ravennati, accorsero a Roma da tutte le parti d’Italia per proclamare e difendere la nascita della Repubblica che iniziava il cammino verso la moderna democrazia. La Repubblica ebbe vita breve fu l’esperienza più significativa del Risorgimento italiano, un banco di prova di nuove idee democratiche ispirate dal pensiero di Giuseppe Mazzini.

Dice in una nota l'Ami: “La breve, seppur intensa, esperienza della Repubblica Romana del 1849 costituisce da centosessantuno anni, un fondamentale riferimento ideale e politico per l’Italia e per l’Europa; ad essa deve essere doverosamente riconosciuto il ruolo avuto nella ricerca dell’assetto per una democrazia repubblicana nazionale ed europea. La Costituente eletta liberamente e democraticamente il 21 gennaio 1849, nonostante la scomunica pontificia discusse liberamente gli otto principi fondamentali e i sessantanove articoli del testo mentre il governo tentava coraggiosamente di smantellare la teocrazia assolutistica papalina e avviare profonde riforme amministrative e sociali”.