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Cronaca Sant'Alberto

Si allontana di casa, i Carabinieri la rintracciano dopo ore: barcollava per strada

Rifiutate le cure del personale del 118, comunque presente sino al termine delle operazioni, la signora ha proseguito il tragitto fino a casa a piedi, scortata dai Carabinieri

Si era allontanata da casa con la scusa di una passeggiata, ma dall’ultimo avvistamento in Piazza Garibaldi a Sant’Alberto aveva fatto perdere le proprie tracce. Una sessantenne della Repubblica Ceca, ma ormai residente nel ravennate da diversi anni, è stata rintracciata nella tarda serata di mercoledì dai Carabinieri dopo aver fatto perdere per diverse ore le proprie tracce. La donna è afflitta da problemi depressivi.

L’ultima volta era stata vista dal marito ad ora di pranzo, poi qualcuno l’aveva notata in piazza Garibaldi, nella frazione di Sant’Alberto, intorno alle 14 ma in seguito il nulla. In passato la signora aveva subito dolorose perdite, come la morte del figlio, oltre a numerosi interventi che hanno influito sulla situazione generale: il contesto complessivo probabilmente, accostato anche ad una ludopatia, ha portato la donna ad uno stato depressivo per cui la donna è anche seguita dal Centro Sanità Mentale di Ponte Nuovo.

Con sé portava la borsa con i documenti ed il telefono cellulare che per tutto il pomeriggio ha squillato invano. Allertato da questa scomparsa, il primo episodio in tal senso, il marito alle 19 circa si è presentato al comando dell'Arma di Sant’Alberto per denunciare l’allontanamento. Raccolte le prime informazioni utili, da subito si è attivato il dispositivo e l’iter procedurale mirato al ritrovamento delle persone scomparse.

Data la situazione i militari hanno posto in essere ogni sforzo necessario alla ricerca: recuperata una foto della donna, è stata immediatamente veicolata dalla Centrale Operativa a tutti i Comandi Arma dell’Emilia Romagna, al fine di assicurare una rete di allerta completa. Anche se il telefonino della signora ha squillato invano durante i tentativi di contatto, è stato un bene che fosse rimasto acceso: una piattaforma di richiesta ha consentito di domandare al gestore telefonico della Sim in uso il “positioning” del telefono cellulare. Tramite l’aggancio della cella telefonica è stato possibile sapere, con uno scarto di precisione quantificabile in una decina di chilometri, la posizione del telefonino: il risultato della richiesta ha confermato che la persona ricercata si trovava ancora nella frazione di Sant’Alberto.

E’ stato attivato poi anche il previsto protocollo pianificato dalla Prefettura, che ha dato il supporto necessario per dare corso alle indagini, allargando la notizia sul territorio di competenza e preavvisando anche le unità cinofile della Protezione Civile; con il passare del tempo è cresciuta la preoccupazione, sia per le condizioni climatiche avverse, sia per lo stato di salute della donna che da subito è stato manifestato come non ottimale e con difficoltà nella deambulazione.

Tutti gli accertamenti svolti e tutte le procedure previste in questi casi con l’ausilio tecnologico, non hanno potuto sostituire il valore aggiunto della conoscenza del territorio di cui il comando di stazione, espressione della diffusa capillarità dei Carabinieri tra la gente, fa tesoro: il comandante di Sant’Alberto, sfruttando il patrimonio conoscitivo di esercizi commerciali e bar, ha attivato anche un passaparola in paese chiedendo ad ogni porta cui bussava, informazioni sulla donna scomparsa con foto alla mano. Il lavoro scrupoloso e ininterrotto ha prodotto il risultato sperato: un barista ha visto passare la persona ricercata in evidente stato confusionale e barcollante per una delle vie della frazione ravennate.

Segnalato l’avvistamento al 112, subito la notizia ha raggiunto le pattuglie impegnate sul territorio che hanno indirizzato le ricerche sulla scorta del suggerimento; la donna è stata rintracciata presso il parcheggio di un supermercato del centro, accasciata dietro una macchina con evidenti affanni fisici. Rifiutate le cure del personale del 118, comunque presente sino al termine delle operazioni, la signora ha proseguito il tragitto fino a casa a piedi, scortata dai Carabinieri. Giunti a casa, grande è stato il sollievo del marito anche se gli interrogativi non stati sciolti. La donna ha dichiarato di aver raggiunto Savarna e di essere tornata a piedi: il personale del 118 ha anche fatto partire una segnalazione per i necessari interventi sul fronte sanitario da svolgersi in seguito da specialisti di psichiatria.

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