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Cronaca Lugo

Santa Maria in Fabriago: si ricostruisce l'argine sinistro del Santerno

Pur non essendo presenti segnali preoccupanti, il Servizio tecnico Bacino Reno preferisce agire in via preventiva, siccome gli eventi climatici hanno dimostrato anche nei giorni scorsi di essere imprevedibili

Si è svolto martedì al centro civico di Santa Maria in Fabriago l’incontro pubblico con il Servizio Tecnico di bacino Reno. Una serata importante, che ha portato buone notizie alla frazione: Ferdinando Petri, responsabile del Servizio tecnico Bacino Reno, ha infatti annunciato che i lavori di messa in sicurezza della riva del fiume Santerno all'altezza del centro abitato di Fabriago partiranno subito, con un provvedimento di somma urgenza e uno stanziamento di 300mila euro, come stabilito dalla Regione Emilia-Romagna.

I tecnici tengono la situazione sotto controllo e sono monitorati gli eventuali movimenti dell'argine; pur non essendo presenti segnali preoccupanti, il Servizio tecnico Bacino Reno preferisce agire in via preventiva, siccome gli eventi climatici hanno dimostrato anche nei giorni scorsi di essere imprevedibili. I lavori consisteranno nella ricostruzione dell'argine sinistro, per un tratto di 50 metri a monte e 150 metri a valle della passerella situata di fronte al castello di Fabriago. Si procederà all’eliminazione della vegetazione, alla ricostruzione del piede e alla protezione degli argini con massi ciclopici. Una volta allestito il cantiere, occorreranno circa due mesi per realizzare l'opera. “Qualche difficoltà ci sarà - anticipano i tecnici del Stb Reno -, perché l'argine ė stretto ed è situato a fianco di una strada, perciò saranno impiegati mezzi speciali”.

“Il tavolo tecnico costituito recentemente con l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha prodotto un ottimo piano per affrontare il rischio idraulico - ha aggiunto Petri -, perché definisce in maniera precisa chi fa cosa”. “Dobbiamo ricordarci che siamo in una zona dove molti sono i fiumi a rischio - ha sottolineato il consigliere regionale Mirco Bagnari, presente all’incontro -. La Regione sta mettendo in campo fondi, ma non bastano, ė molto importante la prevenzione. Il metodo usato a Fabriago, dove tutti (dai cittadini alle autorità) hanno mantenuto il collegamento e si ė tenuta alta l'attenzione, ha dato i suoi frutti”.

“In luglio i lavori erano stati inseriti nell'elenco delle priorità grazie alla rimodulazione dell'accordo di programma tra Stato e Regione - ha ripercorso il sindaco Davide Ranalli -, in ottobre il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti avrebbe dovuto firmare il provvedimento e sarebbero iniziate le procedure per le gare di appalto, che avrebbero richiesto alcuni mesi. Questo percorso poteva già considerarsi un successo, ma l'annuncio di Petri va oltre le aspettative dei cittadini. Questa è la dimostrazione che gli enti locali possono fare cose importanti, raccordarsi e dialogare tra di loro per risolvere i problemi”.
 

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