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Cronaca Russi

Zona stazione e area ex Laterizi Adriatica: ecco le situazioni di Russi da sanare

"La rigenerazione del territorio - spiega l'amministrazione comunale - dovrà avvenire anche in virtù dei nuovi testi messi a disposizione dalla nuova Legge Regionale sull’Urbanistica"

Il Centro Culturale Polivalente di Russi ha ospitato l'incontro "Rigenerazione del territorio: esperienze, testimonianze e prospettive di sviluppo" in collaborazione con il Comune di Russi, l’Associazione Spazio Mia Romagna e il suo presidente l’Architetto Patrizia Magnani. Oltre al sindaco Sergio Retini, i componenti della Giunta, i Consiglieri Comunali di maggioranza, il senatore Stefano Collina, l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini e il consigliere regionale Mirco Bagnari, erano presenti imprenditori locali, operatori turistici, intellettuali e artisti, professionalità molto distanti fra loro, ma ognuna con la voglia di mettere in risalto le proprie esperienze e la necessità di approfondire le opportunità che il territorio può offrirle. A tale scopo, a seguito di questo incontro, ne verranno organizzati altri dedicati ad argomenti raggruppati per aree tematiche specifiche: welfare (nuovi bisogni, cooperazione sociale, cultura ed inclusione), turismo a 360 gradi (sinergie con l’offerta della costa, ciclabili, natura e musei), ambiente, innovazione ed economie circolari (energia verde e produzione agricola dedicata).

"La rigenerazione del territorio - spiega l'amministrazione comunale - dovrà avvenire anche in virtù dei nuovi testi messi a disposizione dalla nuova Legge Regionale sull’Urbanistica, aspetti analizzati dall’Architetto Doni, responsabile Ufficio Urbanistica del Comune di Russi, che ha ampliamente spiegato le motivazioni per le quali  sia importante riempire e ricostituire quegli spazi lasciati abbandonati nel tempo. Nel territorio vi sono diverse situazioni da sanare, luoghi da recuperare e da riconsegnare al cittadino (si pensi soprattutto alla zona della stazione ferroviaria e all’area ex Laterizi Adriatica)". Nel corso dell’incontro, continua il Comune, "è emerso più volte quanto sia fondamentale una collaborazione sana fra pubblico e privato: occorre fare insieme progetti e sviluppi,  affinché i due soggetti si completino, ognuno con le proprie competenze e con i fondi economici necessari per compiere all’unisono un progetto unitario. Insieme si possono realizzare e completare quelle opere che spettano di diritto al patrimonio della collettività".

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