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Cronaca

Romagna Acque, Matteucci: "300 milioni di investimenti nei prossimi 10 anni"

Il Sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci è intervenuto venerdì mattina al convegno promosso da Romagna Acque per illustrare il piano degli investimenti e gli effetti sul territorio ravennate

Il Sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci è intervenuto venerdì mattina al convegno promosso da Romagna Acque per illustrare il piano degli investimenti e gli effetti sul territorio ravennate. “L’iniziativa – ha detto Matteucci -  è inserita all’interno del contesto della giornata mondiale dell’acqua. Romagna Acque presenta piano industriale  recentemente aggiornato che, cosa straordinaria per il settore e particolarmente in questo periodo, guarda addirittura al 2023”.

Matteucci ha parlato di “progetto di largo respiro strategico per l’intera area romagnola, che prevede investimenti importanti:  circa 300 milioni di euro nell’intero periodo. L’ investimento più significativo riguarda proprio il territorio ravennate, anche se avrà effetti positivi e  ‘di sistema’   per l’intero bacino: il nuovo modernissimo potabilizzatore che sorgerà alla Standiana, che potrà fornire circa 20 milioni di metri cubi d’acqua all’anno (più di un terzo rispetto alla diga di Ridracoli), e quindi sarà un importante serbatoio per l’intera Romagna”.

I lavori dell’impianto (che costerà circa 37 milioni di euro) sono appena stati affidati – ha proseguito il primo cittadino -. Mentre è in via di conclusione la posa in opera dei 40 chilometri di condotte che chiuderanno l’anello distributivo nel territorio romagnolo (con un costo di altri 30 milioni). In questa fase, opere pubbliche così rilevanti sono anche una boccata di ossigeno per molti settori economici in forte difficoltà e per molte importanti imprese del nostro territorio”.

“L’acqua è una risorsa preziosa per il pianeta; lo è anche nel nostro territorio, dove per decenni, in passato, si è sofferto strutturalmente di carenze relative all’approvvigionamento idrico – ha continuato il sindaco -. Oggi molto si è fatto in termini infrastrutturali, ma la vera e propria emergenza idrica in corso e la ricorrenza di situazioni difficili (legate anche ai cambiamenti climatici) ci confermano che nulla è acquisito una volta per tutte e che occorre continuare a pianificare e investire”.

“Oggi la risorsa acqua e il servizio idrico godono di un’attenzione rinnovata e positiva, ma lo scenario complessivo non è privo di incertezze, anche dal punto di vista legislativo e gestionale – ha proseguito Matteucci -. Dal punto di vista politico il referendum ha sviluppato un dibattito precedente e successivo molto importante. La mia Amministrazione è impegnata a raggiungere un punto di equilibrio, favorendo un pieno e compiuto controllo pubblico su questa risorsa fondamentale, e garantendo al contempo un servizio efficiente e di qualità in grado di assicurare i necessari investimenti”.

“In Romagna, la presenza di un’azienda come Romagna Acque-Società delle Fonti Spa - a totale capitale pubblico vincolato - rappresenta certamente un caso peculiare ed esemplare: qui esiste un’ ‘anomalia’  positiva dove la gestione della produzione all’ingrosso (oltre che la proprietà delle reti e impianti) è saldamente in mano pubblica, ma garantisce anche per questo segmento  ‘all’ingrosso’ una gestione al tempo stesso efficiente e in grado di garantire investimenti”, ha concluso il primo cittadino.
 

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