Le ronde gialle di Coldiretti di nuovo in campo
Gli uomini in giallo della Coldiretti di Ravenna sono scesi di nuovo in campo, assieme ai colleghi di Imola, Ferrara, Forlì, Cesena e Rimini contemporaneamente, in molti supermercati.
Gli uomini in giallo della Coldiretti di Ravenna sono scesi di nuovo in campo, assieme ai colleghi di Imola, Ferrara, Forlì, Cesena e Rimini contemporaneamente, ancora più determinati e numerosi, in molti supermercati. “Per testimoniare con forza – commenta Massimiliano Pederzoli, Presidente di Coldiretti Ravenna, presente all’iniziativa tenutasi a Faenza – che gli agricoltori non ne possono più di vedere le strutture che sul mercato si fanno concorrenza al ribasso tra di loro e la Grande Distribuzione Organizzata che si fa bella con le offerte speciali, gli sconti ed i ribassi, tanto pagano gli agricoltori.”
“Assistiamo ad un vero e proprio salasso ai danni degli agricoltori – rincara la dose Antonio Sangiorgi, direttore di Coldiretti che ha partecipato ai sit-in di Lugo – agevolato dal fatto che le istituzioni a partire da quelle Europee e nazionali non affrontano il problema con la dovuta determinazione, le strutture non sono coordinate tra di loro e la GDO continua a rifiutarsi di firmare l’accordo interprofessionale proposto all’unanimità dalla parte agricola al tavolo nazionale dell’interprofessione”.
“A tutti i livelli (Europeo, Nazionale, Regionale) abbiamo chiesto: interventi, risorse e meccanismi d’intervento adeguati per limitare i danni sulla frutta estiva, per modificare le misure che regolamentano la crisi di mercato, di intervenire affinchè la GDO si assuma la propria quota di impegno firmando l’accordo interprofessionale – conclude Pederzoli – ma al momento, nulla di tutto ciò è avvenuto e tutto sembra muoversi con una lentezza che gli agricoltori non possono sopportare oltre che tollerare. Noi però continueremo a lottare ad oltranza perché siamo convinti che prima o poi qualche provvedimento sarà preso per alleggerire i danni dei peschicoltori romagnoli; perché non è concepibile che un settore così importante non venga aiutato a risollevarsi prima che sia troppo tardi”
Una cosa è certa, si precisa nella nota di Coldiretti, non molleremo la presa e continueremo a batterci a tutti i livelli per avere il sostegno di cui il settore ha bisogno per sopravvivere. Non escludendo, se sarà necessario, una escalation della mobilitazione già avviata da settimane.