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Cronaca

Il Sale di Cervia torna alla mensa pontificia: il sindaco Coffari omaggia papa Francesco

La consuetudine si mantenne per 430 anni, fino a quando la Romagna e le saline di Cervia rimasero sotto lo Stato Pontificio. Si interruppe nel 1870, dopo l’Unità d’Italia e la rottura delle relazioni fra Stato Pontificio e Regno d’Italia

Fin dal 1550, allorquando Pietro Barbo, poi Papa Paolo II, salì alla Cattedra Vescovile  di Cervia si iniziò ad inviare ogni anno a Roma, alla Corte Pontificia sale proveniente dalla Romagna, il Fiore della saline di Cervia. La consuetudine si mantenne per 430 anni, fino a quando la Romagna e le saline di Cervia rimasero sotto lo Stato Pontificio. Si interruppe nel 1870, dopo l’Unità d’Italia e la rottura delle relazioni fra  Stato Pontificio e Regno d’Italia.

Nel 2003 con la salina affidata alla comunità cervese la tradizione è stata ripresa. Era il Salfiore, ad essere donato al Papa,  il  migliore e il più pregiato dei Sali, il primo ad essere  raccolto  detto anche  “Il sale del Papa”. Oggi è il pregiato sale della salina Camillone, prodotto e raccolto con l’antico metodo artigianale della raccolta multipla  l’omaggio al  papa. Anche quest’anno naturalmente si ripete la tradizione ed il sale di Cervia arriverà  in dono a Papa Francesco, per la prima volta dalle mani del sindaco Luca Coffari. La delegazione composta dal sindaco e dai salinari del Gruppo Culturale Civiltà Salinara  sarà ricevuta mercoledì.

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