Sciopero in Marcegaglia, Lista per Ravenna: "Il Comune faccia qualcosa"
Alvaro Ancisi insiste sullo sciopero che da sei giorni sta bloccando i cancelli dello stabilimento di via Baiona, cercando di spingere l'amministrazione comunale a scendere in campo
"La vertenza sindacale sul passaggio dei lavoratori addetti alla logistica interna dello stabilimento Marcegaglia dalla società Logistica Ferrari a due cooperative ravennati investe, oltre la pur importante posta in oggetto, le relazioni tra il sistema industriale della nostra città, di cui Marcegaglia è parte fondamentale, a cominciare dal Porto, e le rappresentanze sindacali dei lavoratori. A tale controversia l’amministrazione comunale non può dunque mantenersi impassibile". Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna in consiglio, insiste sullo sciopero che da sei giorni sta bloccando i cancelli dello stabilimento di via Baiona, cercando di spingere l'amministrazione comunale a scendere in campo.
"Restiamo in attesa che se ne discuta, con la dovuta urgenza, all’interno dell’istituzione (quanto meno nella Commissione Attività produttive e Porto), affinché la cittadinanza possa esprimere, tramite la propria rappresentanza elettiva, previa la piena e corretta informazione, il proprio contributo di idee e di sostegno alla causa - insiste Ancisi - Nel frattempo, Lista per Ravenna sente il dovere di richiamare i punti fermi da cui la contesa non può prescindere: rispettare rigorosamente i diritti contrattuali dei lavoratori, che vanno innanzitutto messi a fuoco con chiarezza, verso il cui perseguimento l’amministrazione pubblica deve esprimere fattivamente il massimo impegno solidale; introdurre gli aggiustamenti necessari per tutelare i diritti sostanziali che non trovano risposta puntuale nelle norme contrattuali tramite un tavolo di mediazione/concertazione al quale le parti in causa esprimano il proprio contributo responsabile; evitare che la legittima protesta sfoci nell’illegalità, come ad esempio il blocco della produzione, che peraltro danneggia anche la collettività. Siamo fiduciosi che, verso questa direzione, il Prefetto, primo rappresentante dello Stato e delle sue prerogative, saprà coordinare tra loro l’amministrazione pubblica del territorio e le parti in causa".
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