Scuola, Matteucci: "Valore al lavoro degli insegnanti"
Con l'avvio dell'anno scolastico, il Sindaco Fabrizio Matteucci si è recato, come è consuetudine, negli istituti superiori cittadini per salutare gli studenti e i loro insegnanti
Con l’avvio dell’anno scolastico, il Sindaco Fabrizio Matteucci si è recato, come è consuetudine, negli istituti superiori cittadini per salutare gli studenti e i loro insegnanti. Nelle sue visite quest’anno il sindaco è accompagnato dall’assessore all’Istruzione, Ouidad Bakkali. Il giro nelle scuole è partito lunedì, alle 8 dal liceo Classico per continuare allo Scientifico e concludersi, in questa prima giornata, alle 10,15 all’Istituto tecnico statale Morigia.
Mercoledì, Matteucci e Bakkali si recheranno nella prima mattinata all’Istituto Callegari, giovedì andranno al liceo artistico e all’istituto d’arte per il mosaico, poi all’Olivetti. Infine venerdì Matteucci e Bakkali incontreranno studenti e insegnanti del Ginanni, dell’Itis Nullo Baldini e dell’Istituto tecnico agrario statale Perdisa. In occasione della riapertura delle scuole, il Sindaco Matteucci ha indirizzato agli studenti una lettera aperta. Di seguito il testo.
“Care ragazze, cari ragazzi, l’ anno scolastico sta per cominciare. Vi aspetta un anno di studio che sarà importante per il vostro futuro. Sì, perché studiare è molto importante anche se è faticoso. Ma le cose belle e preziose costano tutte un po’ di fatica. Avere una solida istruzione ci aiuta a capire meglio quale direzione dobbiamo seguire. Certamente la scuola è un’occasione per mettere in luce il vostro talento e per scoprire le vostre passioni. Passione e talento sono complementari l’una all’altro. La passione da sola non basta per fare le cose bene. E il talento finisce per andare sprecato se nelle cose che facciamo non ci mettiamo anche un po’ del nostro cuore. E’ importante seguirli entrambi se vogliamo prendere in mano le redini della nostra vita. Non sprecate questa occasione. Un mio vecchio zio diceva: “Con lo studio e con il lavoro non si discute”. E’ un’affermazione che oggi è un po’ fuori dal nostro tempo e che io allora trovavo un po’ esagerata. Ma non è in dubbio che uno dei problemi della scuola italiana è quello di ridare valore al lavoro degli insegnanti”.