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Cronaca Faenza

Sebastiano vince la sfida ai 'calci di rigore' e conquista la finale de "Il più grande pasticcere"

Il 27enne calabrese, ma faentino d'azione, è tra i tre migliori pasticceri d'Italia insieme Lorenzo Puca e Debora Vena. E' stata una semifinale tutt'altro che semplice per Caridi

Una sfida ai “calci di rigore”. Un confronto ad armi pari tra due professionisti del mestiere. In palio l'accesso alla finale de “Il più grande pasticcere”, che andrà in onda mercoledì prossimo su Rai Due. Un duello lungo novanta minuti per preparare non uno, ma ben cinque dolci con i 20 ingredienti trovati sulla postazione di lavoro: a prevalere col risultato di 3-2 sullo sfidante Mario Peqini è stato Sebastiano Caridi, pastry chef alla pasticceria Fiorentini di Faenza in corso Mazzini.

Il 27enne calabrese, ma faentino d'azione, è tra i tre migliori pasticceri d'Italia insieme Lorenzo Puca e Debora Vena. E' stata una semifinale tutt'altro che semplice per Caridi, alla prese per la prima volta con un “dolce al piatto”. Gli elaborati non dovevano superare solo l'esame dei giudici Luigi Biasetto, Leonardo Di Carlo e Roberto Rinaldini, ma anche dello chef stellato Davide Scabin. La sfida consisteva nel preparare anche un pre-dessert, ovvero una portata che prepara il palato al dolce, che si abbinasse al menù portato all'Accademia de “Il più grande pasticcere” da Scabin.

I concorrenti si sono dovuti confrontare per tre ore con il mondo dell’alta ristorazione, che non fa sconti né sull’estetica, né sul gusto. Durante la prova i pasticceri hanno dovuto fare i conti con un’ulteriore difficoltà: senza poter accedere alla dispensa per prendere nuovi ingredienti, hanno dovuto realizzare un petit four (un piccolo dolce da servire a fine pasto). Le creazioni di Sebastiano non hanno conquistato lo chef stellato, finendo così nella prova eliminatoria con l'altro “peggiore” della puntata, Mario Peqini, che ha deluso le attese del maestro Iginio Massari nella sfida esterna che si è svolta a Marsala. Un duello all'ultimo dolce, come ai calci di rigore, che ha visto il pastry chef della pasticceria Fiorentini agguantare la finale. Tra i due un abbraccio sincero e liberatorio: “Avevo buttato la spugna, ma adesso torno in pista”. 

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