'Io resto a casa', ma c'è chi una casa non ce l'ha: i dormitori si attrezzano
In questo periodo d’isolamento forzato, a Ravenna le persone senza fissa dimora sono accolte nei dormitori di via Mangagnina e di via Torre non solo durante la notte, ma anche durante il giorno
In questo periodo d’isolamento forzato, a Ravenna le persone senza fissa dimora sono accolte nei dormitori di via Mangagnina e di via Torre non solo durante la notte, ma anche durante il giorno. Questo per consentire loro di rispettare le misure di prevenzione e contenimento alla diffusione del Coronavirus e per offrirgli una casa dove poter stare in questo momento in cui è possibile uscire solo per comprovate necessità.
"Come amministrazione comunale ci siamo attivati subito per sostenere entrambe le strutture che, in breve tempo, hanno dovuto cambiare la loro organizzazione, e in particolare nel dormitorio di via Torre si è dovuta allestire una nuova area che potesse accogliere durante il giorno gli ospiti - spiega il sindaco Michele de Pascale - Insieme a Valentina Morigi, assessora ai servizi sociali, voglio ringraziare di cuore gli operatori e i volontari dei dormitori che, nonostante il difficile momento, lavorano con ancora più impegno per fare in modo che queste persone possano sentirsi al sicuro".