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Cronaca

Sì all’affidamento dei servizi per biblioteche, musei e altri spazi

Il servizio da appaltare riguarderà dagli aspetti relativi biblioteca a quelli di book shop alla custodia e alla sorveglianza nelle sedi della biblioteca Classense

L’assessore alla cultura Ouidad Bakkali ha illustrato giovedì al consiglio comunale la delibera del valore di 3milioni 364mila euro, quale base d’appalto per la gara europea ai fini dell’aggiudicazione a terzi dei servizi culturali e di sorveglianza per biblioteche, musei e altri spazi cittadini, per i prossimi cinque anni, secondo il criterio dell’offerta più vantaggiosa. I punteggi verranno assegnati attribuendo il 70 per cento alla qualità e il 30 al prezzo.

Il servizio da appaltare riguarderà dagli aspetti relativi biblioteca a quelli di book shop alla custodia e alla sorveglianza nelle sedi della biblioteca Classense, prevedendo un aumento di 2mila ore in più rispetto a oggi in vista di estenzione di orario di apertura, del Mar, di sala D’Attorre, dell’Accademia di belle arti e di Casa Oriani. “Si tratta – ha dichiarato l’assessore Bakkali - di una importante operazione che ci fa compiere un passo avanti verso e crea i presupposti per la creazione di due poli d’eccellenza, museale e bibliotecario, su cui le istituzioni si stanno adoperando anche attraverso questa unica gara per ottimizzare i servizi connessi. L’operazione ci consentirà di risparmiare risorse grazie alle economie di scala, e di creare sinergie nella gestione del personale delle istituzioni culturali”.

La posizione dei gruppi è stata espressa da: Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna che ha criticato i criteri di assegnazione dei punteggi affermando che “il 70 per cento lascia un eccessivo margine discrezionale a chi deve giudicare, in assenza, altro aspetto grave, di alcuna linea di indirizzo del consiglio comunale su come orientare i criteri tramite cui ‘premiare s discrezione, i progetti preferiti: è l’oggetto di queste deliberazioni, di cui non c’è traccia dentro.  E’ un aspetto improponibile con cui si rinuncia alle regole di dominio pubblico. Questa delibera pertanto manca dei necessari ‘anticorpi’ contro la corruzione, quali la trasparenza e il merito”.

Per il Pd: Gianandrea Baroncini sottolineando il fatto che “per la prima volta si concentra in un unico bando l’affidamento di servizi per le principali realtà culturali del nostro territorio, in sintonia con il programma di mandato del sindaco che prevede l’obiettivo di costituire due poli di di eccellenza in campo meseale espositivo e in campo bibliotecario dando vita a un processo di ottomizzazione dei servizi e della qualità”, ha difeso l’impianto della delibera affermando che “l’attribuzione di 70 punti alla qualità è corretta poiché garantisce il livello che devono avere servizi così specializzati come quelli di biblioteche e musei, mentre non si avrebbe lo stesso risultato con il massimo ribasso”. Fabio Sbaraglia ha sottolineato la validità del provvedimento sia sotto il profilo organizzativo “ un bando unico per più strutture”, che in base ai previsti criteri di selezione che premiano la qualità legata a requisiti di professionalità specifiche e certificate”.

Nereo Foschini del Pdl: “Non firmeremo cambiali in bianco”. Questa delibera ha analogie con altri appalti recenti, le cui modalità di assegnazione non ci hanno soddisfatto. Auspicabili risultati in termini di qualità del servizio in questione potrebbero essere assicurati anche assegnando a questo elemento, in fase di selezione un punteggio di 60 punti anziché 70. Ci auguriamo inoltre che non siano necessarie proroghe all’attuale fornitore del servizio per lungaggini nell’espletamento della gara”. Nulla da eccepire in quanto alla formulazione di un unico appalto per le strutture artistico culturali e la previsione di ampliare gli orari di fruizione della Classense.

Francesca Santarella del movimento 5 stelle ha motivato il voto contrario per “forme di precariato legalizzato che la terzializzazione dei servizi ha determinato, in questo caso di cattiva programmazione di assunzione e turn over che si è protratta per decenni. Tuttavia, stante la situazione, per garantire questo servizio essenziale, come noi riteniamo tutti quelli legati alla cultura, il voto non potrebbe che essere ovviamente positivo. In nostro voto sarà però negativo, in quanto in questo caso specifico, non ci sentiamo di poter appoggiare una direzione la cui discrezionalità ci pare abbia dato finora adito a molti dubbi”.   

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